Fotovoltaico selvaggio, tre indagati tornano in libertà

A tre mesi di distanza dall’arresto tornano in libertà tre degli indagati finiti in manette il 19 settembre nell’ambito dell’operazione contro i cosiddetti “furbetti del fotovoltaico”. Si tratta di Gomez Carlos Puyol, Alberto Aragones e Carmine Di Giglio. I tre, tramite i legali Massimo Manfreda, Federico Massa, Ambra Giovene e Nicola Arpa, avevano chiesto al tribunale del Riesame la scarcerazione, dopo aver ottenuto già i domiciliari. Oggi, la risposta attesa, motivata dalla cessazione delle esigenze cautelari. Secondo il tribunale della Libertà, quindi, non sussiste più il rischio che gli indagati possano tentare la fuga, inquinare le prove o reiterare il reato.

Puyol, Aragoes e Di Giglio restano tuttavia indagati assieme ad altre nove persone nell’ambito dell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Nicola Ghizzardi contro la presunta associazione per delinquere messa in piedi per rastrellare finanziamenti pubblici con la realizzazione di grandi impianti fotovolatici, frutto in realtà della somma di tante piccole installazioni.

Un “raggiro” piuttosto in voga soprattutto nel Brindisino per aggirare le autorizzazioni. Per questo, contestualmente agli arresti, i carabinieri hanno proceduto anche allo spegnimento di 27 impianti e al sequestro di un patrimonio di oltre 7 milioni di euro.