“Io, rapinato dai ragazzi reclusi nelle case-famiglia”

«Scriverò una lettera al prefetto di Brindisi affinchè ci sia più controllo nelle case famiglia che ci sono a Latiano perché quella di ieri sera è la terza rapina che subiamo da altrettanti individui che stanno scontando la loro pena presso queste strutture. Il ragazzo che ieri sera ha seminato terrore nella mia gioielleria tenendo in ostaggio per 20 minuti la commessa era agli arresti domiciliari in una di queste strutture latianesi e non credo che potesse essere fuori dalle mura della casa» è la denuncia di Giuseppe Rizzo, titolare dell’omonima gioielleria in via Colonnello Montanaro a Latiano, presa di mira ieri sera da Vincenzo Leo, 23enne brindisino, che ha tentato di mettere a segno una rapina prendendo anche in ostaggio Daniela Palazzo, una delle due commesse del negozio di monili.

Daniela si trova ricoverata nell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi ancora sotto CHOC. I medici hanno preferito tenerla sotto osservazione almeno per 24 ore. Vincenzo Leo, ieri pomeriggio, è entrato in gioielleria poco dopo le 17 come un normale cliente. A servirlo, visto che era intenzionato a comprare dei gioielli, è stata proprio Daniela. A un certo punto il 23enne ha chiesto alla commessa dei gioielli ancora più preziosi di quelli che erano già sul banco. 
«Quando Daniela gli ha risposto che non ne avevamo lui si è agitato ed è stato in quel momento che ha iniziato ad inveire contro tutti. In pochi istanti è riuscito a raggiungere Daniela e afferrarla.» continua il titolare.
La commessa è stata tenuta in ostaggio per almeno venti minuti. Il ragazzo l’ha minacciata di morte più volte mentre stringeva fra le mani un paio di forbici.
«Latiano è diventato praticamente un carcere. Le strutture, che ospitano i ragazzi con precedenti o che devono scontare la loro pena agli arresti domiciliari, sono tantissime. Nei nostri confronti ci sono state, purtroppo, tre rapine e tutte e tre sono state messe a segno da tre giovani ospiti, ovviamente con precedenti, di queste case famiglia. Chiederò al prefetto di vigilare e aumentare il controllo in queste strutture perché così non possiamo andare avanti» conclude Rizzo.
E’ stato il tempestivo intervento dei carabinieri della stazione di Latiano, al comando del maresciallo Massimo Ribezzo, a evitare il peggio. 

Maristella De Michele