Disoccupato, cercò di togliersi la vita: il maresciallo gli trova un lavoro

“Non si può rimanere immobili davanti a un gesto così estremo. Appena si rimetterà dall’ospedale, un lavoro sarà pronto per lui”. Sono le parole rassicuranti del comandante della stazione dei carabinieri di Latiano, Massimo Ribezzo, che – dopo il tentativo di suicidio da parte di un giovane 34enne latianese perchè aveva perso il posto di lavoro – è riuscito, grazie alla collaborazione dell’Assessorato ai Servizi sociali della città, a trovargli una nuova occupazione.

“I ragazzi, ma le persone in generale, non vanno mai abbandonate. Non devono essere lasciate a se stesse. Vedere un giovane che arriva a compiere un gesto del genere fa male, soprattutto per chi è padre. Martedì mattina mi sono messo in contatto con i Servizi sociali di Latiano per aiutare il ragazzo. Dopo poche ore sono stato contattato dal titolare di un’azienda di trasporti di Mesagne che si è reso disponibile ad assumere il giovane latianese” continua il comandante.

Il 34enne lunedì sera era a casa col fratello maggiore quando ha chiesto una sigaretta e poi è salito sul terrazzo a fumare. Fin qui tutto tranquillo. Un attimo dopo, invece, il giovane ha perso la testa. Ha trovato un cavo, lo ha stretto a mo’ di cappio, l’ha legato alla ringhiera della scala, se l’è stretto intorno al collo e poi si è lasciato cadere. Un minuto prima aveva inviato anche un sms proprio al fratello che si trovava al piano terra con su scritto: ‘Perdonatemi’. Ed è stato proprio il fratello a salvargli la vita.

Il giovane era ritornato a Latiano, la sua città natale, da qualche settimana. Per anni aveva lavorato in Emilia Romagna e non aveva mai avuto problemi. Qualche mese fa, invece, la notizia del licenziamento. Dopo la ricerca di una nuova occupazione e quest’ultima che non arrivava, il latianese aveva deciso di far rientro in Puglia. La situazione era peggiorata anche da quando la fidanzata l’aveva lasciato.

Il comandante Ribezzo, dopo quasi trent’anni di servizio, si è sempre contraddistinto, oltre per la sua competenza, impegno, discrezione e cordialità, anche per la grande umanità d’animo. Il gesto di aiutare un ragazzo che ha cercato di togliersi la vita impiccandosi non è, purtroppo, un’azione che si vede tutti i giorni. Sicuramente è un gesto fatto col cuore e fatto con grande spirito protettivo solo come un padre riuscirebbe a fare.

Maristella De Michele