Forconi, disagi a Brindisi: stazioni di servizio a rischio esaurimento

Blocchi stradali, cortei e presidi, disagi. Città quasi in tilt. Si è svegliata così questa mattina Brindisi, ma così come tutte le altre province della Puglia e così come l’Italia. E’ iniziata ieri sera la protesta dei ‘forconi’. Un Paese preso d’assalto da lavoratori, disoccupati, padri e madri di famiglia senza un posto di lavoro. Ma anche da ragazzi, giovani, intere scolaresche che hanno manifestato e hanno retto gli striscioni con su scritto ‘L’Italia è degli italiani’ per rivendicare il proprio futuro.

A Brindisi il corteo, che è partito da via Appia poco dopo le 9 è giunto davanti al Comune per poi fermarsi, in presidio permanente, in piazza Sottile De Falco, davanti Palazzo Nervegna, dove si trova la stanza del sindaco, Mimmo Consales. «Questo è il palazzo dove ci sono i soldi» hanno urlato. «Noi da qui non ci spostiamo. Devono capire che noi non abbiamo futuro. Siamo senza lavoro, senza speranze e soprattutto sono i nostri figli a non averne più. Noi siamo scesi in piazza oggi per riprenderci la dignità e dare una nuova speranza ai nostri figli».
Le voci sono tante. Le facce della gente scesa in strada non hanno il sorriso stampato sulle labbra. La rabbia è il sentimento comune, l’indignazione cresce tra di loro perché l’Italia , a loro dire, è un Paese che non ha più futuro.

«Mia figlia dopo essersi diplomata con i massimi dei voti – racconta la signora Mina Lacorte, brindisina disoccupata – è dovuta partire a Londra per cercare un’occupazione e crearsi un futuro. Non le abbiamo potuto assicurarle di continuare gli studi all’università e per una mamma è dolore grande. Io, oltre a essere qui perché ne io e né mio marito abbiamo un posto di lavoro fisso, sono scesa a manifestare per lei, per mia figlia. Per noi genitori è una sconfitta».

Brindisi non ha risposto con numeri esorbitanti. Erano poco più di 200 i manifestanti che hanno sfilato fra le vie della città. All’alba sono state, inoltre, bloccate le statali 613 – che collega Lecce con Brindisi – in entrambe le direzioni all’altezza di Surbo e la 379 – Brindisi Bari – all’altezza di San Vito-Specchiolla. La circolazione è rimasta bloccata per qualche ora causando non pochi disagi alla viabilità. La situazione comunque è sempre stata controllata dalla Polstrada.
Via Duomo, dove si trova palazzo Nervegna, è bloccata a causa del presidio. La protesta, così come fa sapere il portavoce per Brindisi Ferruccio Palazzo, continuerà ad oltranza. Il presidio davanti a Palazzo Nervegna, nel pomeriggio, potrebbe spostarsi in un altro posto, ma per ora la situazione è sotto controllo e monitorata da carabinieri, polizia e agenti della Digos della questura di Brindisi.

Maristella De Michele