Il Brindisi riparte da Troiano e dalla voglia di stupire ancora

Non c’è dubbio che il regalo più gradito che gli sportivi brindisini di sponda calcistica hanno trovato quest’anno sotto l’albero di Natale è Alessandro Troiano, un vero guerriero, di quelli che fanno rievocare nella mente di chi ha già superato gli “anta” un calcio di altri tempi dove gli schemi lasciavano spesso e volentieri il posto alla fantasia, e dove tecnica individuale, agonismo allo stato puro, spirito di squadra e di sacrificio visione di gioco e carisma, vengono a costituire un mix fra mediano e regista vecchio stampo, davvero vincente.
Quella vista in campo, domenica scorsa, nell’ultima gara del girone di andata, prima della sosta natalizia, è stata, da parte di Troiano, una partita perfetta, senza sbavature ed in cui l’unica volta in cui, a centrocampo, un avversario gli aveva tolto palla, è stato in grado di recuperarla dopo nemmeno due secondi.
Implacabile nella fase interdittiva, uomo d’ordine a centrocampo, in grado di far girare la palla a beneficio dei compagni e la testa agli avversari che osano contrastarlo, sembra poter essere davvero lui l’uomo che mancava nello scacchiere messo a disposizione di mister Ciullo per cercare di risalire la china e ricominciare la scalata alla vetta della classifica quando, fino a pochi giorni fa, tutto sembrava compromesso sia per i risultati negativi, sia per l’atteggiamento, oramai negativo, con cui la squadra, meglio dire alcuni elementi della squadra, scendevano in campo la domenica.
Bello il suo messaggio di amore per la squadra e la città: “ Voglio dire questo ai tifosi: è un onore per me giocare con addosso questa maglia; secondo me siamo una squadra buonissima e lotteremo sempre fino al 90° ed oltre, e ci proveremo fino alla fine per regalare un sogno a questa splendida cittá”.
La vocca tua ti zuccuru, avrebbero commentato i nostri nonni a significare che è questa anche la nostra speranza!
Sappiamo che il deficit maggiore del Brindisi del girone di andata si avvertiva a centrocampo dove De Martino, nonostante l’ampia fiducia concessagli dal tecnico e dalla società, non è mai riuscito ad essere quel valore aggiunto che tutti si aspettavano conoscendo la sua storia ed in cui Marsili ha mostrato lacune caratteriali e di poca, quasi nulla, concretezza, tali da farlo via via sentire un elemento estraneo alla squadra.
Ma il “guerriero” Troiano non è stato l’unico dono che Babbo Natale Flora ha consegnato in via Benedetto Brin: fra quelli visti all’opera domenica contro la Puteolana ci sono anche l’altro centrocampista Massimo Pollidori, di ritorno a Brindisi dopo tre anni, un tipo tosto, da categoria, concretezza allo stato puro, di quello che agli avversari non le manda a dire.
Sicuramente meno appariscente del compagno di reparto ma entrato subito nel clima giusto, a servizio della squadra e dei compagni e con una voglia matta di mostrare tutto il suo valore.
Il terzo “esordiente” natalizio al Fanuzzi è stato Daniele Vetrugno, implacabile ed attento guardiano, anch’egli protagonista di una partita senza sbavature e che senz’altro avremo modo di apprezzare contro avversari ben più impegnativi delle punte puteolane.
Ricordiamo che sono giunti a Brindisi anche l’attaccante Cristiano Ancora, il difensore under Giuseppe Pinto ed il centrale di difesa Gian Matteo Gasperini, solamente il primo abbiamo avuto modo di vederlo all’opera, sia pure per pochi minuti, nella sfortunata gara di Lucera contro il San Severo e sembra proprio che le sorprese non siano finite in quanto l’anno nuovo ci porterà, magari dentro la calza della Befana, sicuramente un altro centrocampista under che sia di valida alternativa al bravo Favia, che dovrebbe essere, ma la conferma ufficiale la si potrà avere solo ad inizio gennaio quando si aprirà la finestra di mercato relativa al calcio professionistico, Eduard Kamano, nato in Nuova Guinea diciannove anni fa, è quasi un metro e novanta centimetri di altezza per ottanta chilogrammi di peso, tesserato con il Chievo Verona, ma in prestito al Lumezzane in Prima Divisione, già lo scorso anno ha giocato in Puglia, precisamente a San Severo, dove contribuì, con 34 presenze e sei reti, alla promozione della squadra dauna in serie D.
E le sorprese natalizie potrebbero anche non finire qui.
Alessandro Caiulo