“Non intendo buttare il bambino con tutta l’acqua sporca”. Si affida a un vecchio agio popolare Mimmo Consales per lanciare ai suoi alleati un chiaro avvertimento: per lui, l’azzeramento totale della giunta, non è una via percorribile. Una posizione chiara, netta, diametralmente opposta a quella altrettanto nitida e risoluta assunta da Noi Centro, Nuovo Centrodestra e Brindisi di Tutti. Per questi ultimi la priorità e demolire completamente l’attuale squadra di governo guidata dal primo cittadino, per dare vita a un nuovo team che avvii una “fase 2” dell’amministrazione, finalmente depurata dalla presenza di assessori attenzionati dalla magistratura e/o dimostratisi non particolarmente efficaci nell’espletamento del loro incarico.
Il 2014, quindi, è destinato ad aprirsi con i fuochi d’artificio. E non solo quelli che sfavilleranno nel cielo notturno del lungomare di Brindisi la notte di San Silvestro. Il confronto fra gran parte della maggioranza determinata a procedere con l’azzeramento, e il sindaco per nulla intenzionato a mollare la presa sull’intera giunta, è destinato a far scintille. E forse a dare vita a conseguenze politicamente clamorose, dal momento che chi chiede il radicale cambiamento della squadra di governo, ha anche annunciato l’uscita dalla maggioranza – e quindi il ritorno al voto – se la richiesta non dovesse essere accolta.
Per capire chi la spunterà bisognerà attendere la mattina del 4 gennaio prossimo, quando i dirigenti e i gruppi consigliari della maggioranza incontreranno collegialmente il sindaco per trovare uno sbocco alla carsica crisi in corso. Dopo di ché sarà voto o “Consales 2”.
“Sul Consales 1”, quindi su questo primo scorcio di legislatura, il sindaco ha tenuto stamani la classica conferenza stampa di fine anno durante la quale hatirato le somme dei suoi primi 19 mesi di governo, rispondendo colpo su colpo alle critiche di chi, soprattutto dall’opposizione, lo accusa di aver combinato poco e nulla.
Positivo, per il sindaco, il bilancio tracciato. A partire dal risultato più importante: non aver appesantito di un solo centesimo le tasse di competenza comunale. Un risultato questo, reso possibile soprattutto dall’imponente e certosina opera di lotta all’evasione fiscale condotta dall’assessore Carmela Lomartire, artefice di un rastrellamento di somme tra i furbetti del quartierino nostrano, meritevole di ogni lode: dal recupero del gettito Ici e Imu mai versato dalle grandi aziende del territorio (all’insegna del “paghi o paghi”), al recupero delle stesse risorse evase dai proprietari di immobili privati e degli impianti fotovoltaici, fino al recupero della Tarsu e dei crediti mai richiesti dalle precedenti amministrazioni: “Chissà perché” domanda e si domanda Consales.
Lungo, il novero degli “impegni”, cioè delle misure non ancora ultimate, ma per le quali ci si è messi di buzzo buono: l’impegno per le bonifiche ambientali (a gara i primi 40 milioni di euro, 25 già recuperi dall’accordo di programma “Brindisi”), l’avvio del piano della costa, l’impegno a ridurre i ritardi accumulati nella redazione del Piano urbanistico generale, l’impegno a restituire alla città le aree demaniali occupate dai militari, l’avvio del processo di informatizzazione del Comune.
Consales parla anche del lavoro di “moralizzazione” messo in campo sul fronte dei servizi sociali e delle società partecipate, fino a ieri veri e propri carrozzoni della politica mangia soldi e produci consensi. “Dopo 10 anni – ha ricordato il sindaco – sono stati messi in esercizio gli impianti del ciclo dei rifiuti. Il centrodestra ce li aveva lasciati che perdevano percolato in falda”.
E a proposito del lascito del centrodestra: “E’ vero che stiamo inaugurando opere avviate dalla precedente amministrazione, come è vero che loro hanno inaugurato opere della giunta Antonino. Con una differenza radicale però: noi abbiamo ogni volta messo quel tassello mancante che loro avevano dimenticato, facendo perdere alla città decine se non centinaia di migliaia di euro”.
Consales apre una lunga parentesi anche sul fronte sport. Elenca le opere completate sotto la sua amministrazione: Palasport di Tuturano, campo sportivo della “Torretta”, cento sportivo “Buscicchio”; poi passa al nodo Palapentassuglia, e alle critiche piovute dai tifosi. Ribadisce che l’amministrazione è al lavoro per ampliare la struttura, ma fa anche qualcosa di più: bussa ad Enel: “Un po’ di fondi potrebbero metterli anche loro”.