Il Brindisi travolge la Gladiator 3-0

GLADIATOR 0
BRINDISI    3

GLADIATOR: Munao, Pucino, Diana, Franchini, Simonetti, Ferrare, Degli Innocenti (dal 42° Gaudiano), Carfagno, Martone (dal 62° De Falco), Puccinelli (dal 55° Mazza), Santaniello. In panchina: Cerreti, Vigo, Mele, Laezza, Scarano, Nandù. Allenatore: Di Pierro.
BRINDISI: Peschechera, Sicignano, Liotti, Troiano (dall’85°Gasperini), Vetrugno, Cacace, Iabboni, Pollidori, Gambino (dall’82°Ancora), Pellecchia (dal 70° Favia), Fella. In panchina: Novembre, Akuku, Pinto, Kamano, Vantaggiato, Loiodice. Allenatore Totò Ciullo.
Arbitro: Simone Sozza di Seregno, assistito da Claudio Cantiani di Venosa e Carlino La Grotta di Moliterno.
Marcatori: Gambino, su rigore al 21° ed all’80°, Pollidori al 65°
Note: spettatori 300 di cui oltre un centinaio provenienti da Brindisi, espulso all’80° Ferrara del Gladiator

Il Brindisi torna, dopo quattro mesi, ad essere corsaro, strapazza letteralmente il Gladiator al termine di una partita dominata in lungo e largo per tutto l’arco dei 90 minuti, supera di slancio in classifica il Taranto e conquista la terza piazza ad appena un punto dalla Turris e tre dalla capolista Marcianise, alla vigilia di una gara non particolarmente impegnativa che dovrà disputare domenica prossima allo stadio Franco Fanuzzi, contro il Gelbison Cilento, per cui sognare l’aggancio alla vetta ora è più che lecito.
Mister Totò Ciullo sorprende tutti con uno schieramento ed un modulo inedito che vede Peschechera in porta, una difesa con tre over, Sicignano, Cacace e Vetrugno ed i due under, Iaboni e Liotti, a fare da stantuffo sulle fasce, in mediana Troiano, Pollidori e Pellecchia in una inconsueta posizione centrale e coppia d’attacco formata da Fella e capitan Gambino.
Il risultato è stato un Brindisi compattissimo in difesa, aggressivo a centrocampo e velocissimo in attacco, davvero irresistibile per il malcapitato avversario che non si è trovato in condizioni né di gestire e sviluppare il proprio gioco, nonostante giocasse in casa propria, né di fermare con le buone le folate offensive degli uomini con la V sul petto.
I biancazzurri, nonostante si giocasse praticamente su un campo di patate, tanto era irregolare e è riuscito a sviluppare a tratti anche un bel gioco 
Ma veniamo, brevemente, alla cronaca della gara che ha fatto registrare una decina di occasioni da gol per il Brindisi e solamente un mezzo tentativo andato a male di centrare la porta difesa da Peschechera da parte dei gladiatori.
All’inizio ci provano Fella, con una girata di testa e la sfera che finisce di poco a lato, e Gambino, la cui conclusione non ha molta fortuna.
Al 19° Saverio Pellecchia impegna severamente il portiere Munao su calcio di punizione, l’estremo difensore campano si tuffa sulla propria sinistra e devia in corner l’insidioso tiro che aveva aggirato la barriera.
Al 21°, in occasione di un calcio d’angolo dalla sinistra, Gambino viene atterrato in area di rigore, per l’arbitro non ci sono dubbi e concede il penality; dal dischetto è lo stesso capitano, con un tiro forte e teso, quasi centrale, a beffare Munao il quale si era tuffato sulla propria destra.
Calorosissimo l’abbraccio dei compagni al capitano, finalmente tornato al gol, che dedica con un pugno alzato la rete ai tifosi biancazzurri presenti nel settore ospiti.
Un paio di minuti dopo, su traversone di Pellecchia dalla destra,m cacce si tuffa sul pallone che rimpalla fra lui ed il portiere e finisce sui piedi di Pollidori che gonfia la rete, ma l’arbitro annulla, non si comprende bene se per fuori gioco, che probabilmente non c’era, o per aver ritenuto falloso il contatto fra Cacace e Munao. 
È il Brindisi che continua a menare le danze e nel corso della prima frazione di gioco per i padroni di casa solamente l’esperto attaccante sammaritano Martone prova a pungere, cercando una girata al volo che finisce alta sopra la trasversale della porta di Peschechera.
Nella ripresa il Brindisi appare ancora più spietato e determinato e non concede un centimetro agli avversari: Alessandro Troiano viene fermato solamente facendo ricorso a brutti interventi fallosi, prontamente rilevati dall’arbitro e Vetrugno, Cacace e Sicignano non lasciano filtrare un solo pallone nemico, Beppe Fella si da un gran da fare mentre Pellecchia, nella inconsueta posizione mediana, detta i tempi del gioco, liberando Troiano da questo incombente.
La prima grande occasione della ripresa porta proprio la firma di Troiano che, su punizione, impegna severamente Munao che distendendosi riesce a deviare in corner l’insidiosa conclusione.
Al 21° l’instancabile ed onnipresente Beppe Fella serve un assist al bacio per Massimo Pollidori che conferma la propria buona vena offensiva ed infila la palla nel sacco per il meritato raddoppio biancazzurro.
Al 25° il primo cambio in casa biancazzurra: mister Ciullo fa uscire Pellecchia per Favia.
All’80° su segnalazione del guardalinee l’arbitro interrompe il gioco e concede un rigore al Brindisi espellendo Ferrara per un colpo inferto ad un avversario in piena area di rigore, lontano dalla fonte del gioco, sul dischetto ancora una volta capitan Gambino che questa volta tira forte ed angolato e mette a segno il gol del 3 a 0, impossibile per il portiere Munao anche solo pensare di poter intercettare quel tiro.
Negli ultimi minuti Ancora sostituisce Gambino e fa il proprio esordio in campo con la maglia biancazzurra anche Gasperini, che prende il posto di Troiano in mediana per cui il Brindisi si viene a trovare praticamente con tutti e quattro i suoi difensori centrali in campo.
Al triplice fischio, giunto dopo un paio di minuti di recupero in cui è stato il Brindisi a continuare ad attaccare, la squadra può andare ad abbracciare i propri cento tifosi sotto il settore ospiti
Raggiante il tecnico Totò Ciullo a fine gara e lapidarie le sue prime dichiarazioni: “Difficilissimo giocare su questo campo ma eravamo molto carichi e abbiamo ottenuto ciò che volevamo”.
Alessandro Caiulo