Una folla commossa per l’addio ad Alice

Una bara bianca, i fiori, bianchi anch’essi. La sua foto, posata sul feretro, con quel sorriso che niente e nessuno potrà cancellare dagli occhi e dalla memoria di chi lo ha visto spiccare, almeno una volta, sul suo viso. Saranno in tanti a ricordare Alice così. E tanti, tantissimi sono stati lì per lei, questo pomeriggio, a gremire la chiesa del Sacro Cuore dove centinaia di amici, famigliari, semplici conoscenti, hanno voluto darle l’ultimo saluto. Un addio commosso, silenzioso, straziante. Sui volti, lo sguardo incredulo di chi non riesce a darsi pace, accettare che il cammino di Alice si sia interrotto così, per sempre.

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Inutili, del tutto, le parole. Don Vanni lo sa, e si è quasi scusato per aver dato corso a uno dei doveri del suo ufficio, quello del conforto: “So che è il momento del dolore, il momento del silenzio”, ha detto. In centinaia, in quell’addio, si sono stretti attorno alla famiglia di Alice, devastata, inconsolabile. Un abbraccio che resterà stretto anche quando il momento delle cristiane celebrazioni sarà terminato, e resterà il silenzio, il ricordo.

Tutti amavano Alice Felline, e non per retorica. Ma perché 21 anni le sono bastati a lasciare un segno incancellabile nel cuore di chi ha avuto l’onore e la fortuna di conoscerla. Un applauso scrosciante, rotto dai singhiozzi, ha squarciato il silenzio poco prima che il feretro imboccasse l’uscita della chiesa, per l’ultimo viaggio. Alice è stata portata in spalla anche dal suo ragazzo nel silenzio della folla. Ancora le lacrime. Il saluto. L’addio.

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