ENEL BRINDISI 72
ACEA ROMA 62
(19-18; 9-10; 20-14; 24-20).
Brindisi: James 11, Todic 13, Bulleri, Formenti, Dyson 11, Lewis 7, Chiotti 5, Jurtom, Zerini, Snaer 9, Leggio, Campbell 16. All.: Bucchi.
Roma: Goss 9, Jones 10, Tonolli, Righetti 2, D’Ercole, Taylor 5, Hosley 4, Alviti, Baron 15, Szewczyk 2, Moraschini 4, Mbakwe 11. All. Dalmonte.
Arbitri: Taurino, Seghetti, Morelli. –
Note: tiri da 3: Brindisi 6/21; Roma 5/28. Tiri liberi: Brindisi 16/22; Roma 15/18; Rimbalzi: Brindisi 41; Roma 29. Usciti per 5 falli: Zerini.
di FABRIZIO CAMPAGNOLI
La favola continua. Brindisi non fa la stupida e batte Roma 72 a 62, rimandendo in vetta alla classifica e ribalta così la differenza canestri nello scontro diretto con l’Acea. In una gara non del tutto spettacolare, la New Basket riesce ad avere la meglio grazie ad un buon quarto periodo, quando a rompere l’equilibrio sono stati i canestri di Lewis e Todic e la grande difesa di squadra. Ottime le prove di Campbell e James.
Bucchi rischia dal primo minuto Jerome Dyson, febbricitante sino a poche ore prima del match. Dalmonte si affida a un quintetto atipico, schierando solo Mbawke da centro e quattro esterni come Goss, Taylor, Jones e Hosley. Le due squadre si studiano per i primi minuti, nessuna delle due compagini riesce a imporre il proprio ritmo e mettere ilproprio marchio sulla gara. Lo spettacolo più bello viene dalle difese, entrambi i quintetti infatti mostrano grande intensità in fase difensiva, con recuperi impossibili e tanta lotta sotto i tabelloni. La troppa foga, gioca un brutto scherzo a Quinton Hosley, autore di un fallo killer su Dyson lanciato in contropiede. L’unico a creare problemi alla squadra giallorossa è David Chiotti, che sfrutta i pochi spazi concessi dalla Virtus Roma.
Se il primo quarto non è stato all’insegna dell’attacco, il secondo mini periodo lo è ancora meno. Brindisi segna solo 9 punti, contro i 10 di Roma. Tanti gli errori da una parte e dall’altra, con la New Basket che concede troppi secondi tiri agli avversari, nonostante in campo per la Virtus ci sia solo un lungo. Di contro, l’Acea concede molti mismatch a Lewis e Campbell, bravi a portare sotto le plance, D’ercole, Goss e Taylor. Gli uomini di Dalmonte per frenare i tentativi della New Basket, iniziano ad essere ancor piu aggressivi ed a farne le spese è ancora una volta Dyson, che becca un colpo sul naso non sanzionato dagli arbitri. Il play Usa non ci sta e la sua protesta vale un fallo tecnico. Bucchi capisce che è il momento di reagire e chiede l’aiuto del pubblico. La vera e decisiva reazione di Brindisi arriva al rientro dall’intervallo lungo.
Cinque punti in fila di Ron Lewis, danno finalmente il primo vero parziale ai padroni di casa, che timidamente mettono le mani sulla gara. Roma continua rimanere aggrappata alla partita, grazie sopratutto a Bobby Jones: l’ala ex Philadephia, è praticamente su ogni pallone in entrambe i lati del campo. I suoi rimbalzi offensivi e i suoi canestri, permettono ai compagni di essere sempre nel cuore della partita. Sul finire di tempo, è Miroslav Todic a prendere in mano la situazione, rimediando alle troppe e banali palle perse dei compagni. Il quarto e ultimo periodo, inizia con Brindisi avanti di soli sei punti, 48 a 42. Ed è ancora Todic a segnare la svolta per la New Basket. Con due canestri consecutivi, il bosniaco porta a 9 lunghezze di vantaggio i biancoazzurri. Roma prova a rientrare sempre con Jones e con Taylor. Ma l’Enel alza l’intensità difensiva e corre via in contropiede, mettendo seriamente la partita sul proprio binario, nonostante le tante occasioni in campo aperto, gettate alle ortiche.
La bomba di James appena entrato dalla panchina, è una vera mazzata per gli uomini di Dalmonte. Così come l’assist di Dyson per Snaer, che nonostante le precarie condizioni fisiche, trova un attimo di lucidità per regalare un gioello ai tifosi. Roma perde la concentrazione e la forza di fermare i padroni di casa, andando in piena confusione. Il gioco da tre punti di James e la bomba di Campbell mettono definitivamente la gara nella mani della New Basket, che conduce di 15 lunghezze a meno di un minuto dalla fine, portando quindi la differenza canestri a proprio favore in virtù del meno otto subito all’andata.Nel tripudio generale del pubblico, un brivido di paura lo causa Jimmy Baron: tre tiri liberi consecutivi ed una bomba da quasi metà campo, fanno tremare tutti. Ma alla New Basket gira tutto per il verso giusto. Finisce 72 a 62 , con la festa sugli spalti per l’ennesima domenica al primo posto in classifica.
SALA STAMPA
DALMONTE: In un contesto del genere, essere a cinque minuti dalla fine, a due possessi di distanza da Brindisi non è da tutti. Siamo andati in totale confusione negli ultimi due minuti. Un calo che ci è costato l’esito della gara e sopratutto la differenza canestri, che avevamo scritto a caratteri cubitali nella lavagna dello spogliatoio. Il risultato per certi versi non ci premia, per altri versi forse ci punisce troppo. Fenomeno Brindisi? Credo che sia una realtà a tutti gli effetti. Non penso si possa parlare di fenomeno.
BUCCHI: Venivamo da una settimana difficile. Tanti infortuni per noi, non eravamo al meglio. I ragazzi sono un gruppo straordinario, oggi hanno tirato fuori tutto quello che avevano. Carattere, voglia e sopratutto attributi. Roma ha fatto poco nell’ultimo quarto, noi abbiamo tirato con percentuali altissime. L’abbiamo vinta lì. Snaer? Oggi meglio di altre volte, è giovane, ogni tanto bisogna prenderlo a schiaffi. Un applauso a Campbell, è il nostro jolly, ha giocato in cabina di regia per molto tempo e non era facile.
(Foto di Damiano Tasco)