
La voce, al telefono, raccontava in maniera concitata dell’affondamento di un’imbarcazione nel porto interno di Brindisi. Immediatamente è scattato il dispositivo di sicurezza della Capitaneria di porto per i soccorsi. Ma poco dopo si è scoperto che si trattava di uno scherzo imbecille. La chiamata è giunta al “1530”, il numero blu per le emergenze in mare del comando generale delle Capitanerie di porto. Pochi istanti dopo la motovedetta CP 844 ha lasciato l’attracco per recarsi a tutta velocità nella zona indicata mentre il nostromo verificava via terra eventuali segnalazioni. Non è trascorso molto tempo prima di capire che si trattava di un allarme falso. A
A questo punto i mezzi sono rientrati ed è scattata la denuncia a carico di ignoti per procurato allarme. Attraverso la registrazione e i relativi tabulati telefonici si cercherà di risalire agli autori dello scherzo. Mettere i movimento il sistema di soccorso in mare inutilmente non solo è un reato ma rappresenta un gravissimo rischio nel caso in cui, contemporaneamente, si dovessero verificare emergenze vere.