Una banda di ragazzi che gestiva i furti: a capo un 24enne ai domiciliari

Tutti “figli d’arte”, cognomi legati ad antiche imprese criminali riciclati in nuove avventure: dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere per la banda che negli ultimi anni gestiva il racket dei furti, non disdegnando altre azioni criminali. Gli arresti sono stati eseguiti dalla squadra mobile di Brindisi, coordinata dal vicequestore Alberto Somma, che hanno effettuato le indagini.
A capo della banda c’era un personaggio con un cognome pesante ma che pare aver assunto un credito rilevante nella malavita locale: Tiziano Cannalire, 24 anni. Era lui che guidava il gruppo, anche quando si trovava detenuto agli arresti domiciliari.
Gli altri arrestati sono: Gaetano Aggiano, Simone Brigida, Luca Carriero, Diego Catucci, Marco Curto, Diego De Giorgi, Gianmarco Leto, Andrea Ostuni e Francesco Ruggiero.
Tra i furti più clamorosi compiuti dalla banda: quello all’armeria Calì in piazza Sapri (agosto 2012), tentato furto alla gioielleria Della Rocca di via Verona, furto nel deposito della polizia municipale al rione Casale. Numerosi i furti in abitazione.
Nove ordinanze sono state eseguite.
Carriero era quello che eseguiva i sopralluoghi insieme a Caforio.

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