L’incontro sessuale tra un ragazzino e un adulto è considerato «accettabile» dal 47 per cento dei pugliesi. Il dato sconcertante emerge da una ricerca nazionale Ipsos per “Save the children” sulle interazioni sessuali adulti-minori a partire da internet.
Dalla ricerca viene fuori che più della metà dei pugliesi si collega con internet per colmare un importante vuoto relazionale e affettivo della vita reale: il 58 per cento dei pugliesi dichiara di utilizzare il web – soprattutto Facebook – per conoscere uomini o donne disponibili a fare amicizia o ad intrattenere un rapporto di affetto o amore.
Il 29 per cento degli adulti pugliesi ha nella propria lista di amicizie adolescenti che non conosce personalmente e con i quali è entrato in contatto attraverso i social network.
Il 90 per cento dei pugliesi pensa che le interazioni sessuali tra adulti e ragazzi siano frequenti e trovino sul web il principale strumento per iniziare e sviluppare la relazione, che può sfociare nell’incontro fisico. Uno su dieci attribuisce la responsabilità dell’iniziativa di contatto esclusivamente agli adolescenti. Alcuni dati su cui è davvero opportuno riflettere.
Dalla ricerca viene fuori che il 58 per cento degli intervistati attribuisce agli adulti la responsabilità del primo contatto con un adolescente, ma secondo il 38 per cento anche i ragazzi hanno una parte attiva nell’iniziativa del contatto.
Il 32% degli adulti pugliesi considera infatti i ragazzi “più disinvolti” nell’approccio con loro, e sessualmente più precoci (50%), ma comunque impreparati nel gestire una relazione sessuale con una persona matura (40%).
Infine, per due intervistati su 100 la relazione sessuale con un adulto potrebbe addirittura “essere formativa per il minore”.