Via del Mare, si comincia: ecco come cambiano il volto della città e le abitudini dei brindisini

Cambierà completamente il volto di Brindisi, raddoppiando l’affaccio della città sul porto, allungando il lungomare fin dove mai era arrivato: dal 1865 infatti la banchina del seno di Levante è occupata dai binari della stazione marittima che fino a qualche lustro fa proseguivano in viale Regina Margherita sino al Castello di terra. E anche prima i brindisini avevano usufruito poco di quel tratto di porto le cui acque ristagnanti erano collettori di malaria.

Via del Mare perderà la sua caratteristica di passerella stradale per il centro di Brindisi per diventare essa stessa centro, luogo di passeggio, cuore della città. Il progetto di “rigenerazione urbana e di ristrutturazione di via del Mare”, nato con l’amministrazione di Domenico Mennitti con il nome di Waterfront, entra nel vivo: sabato prossimo: venerdì prossimo, alle 10, ci sarà una conferenza di servizi durante la quale sarà sottoposto alla valutazione degli enti interessati il progetto.

L’aspetto più spettacolare è forse rappresentato dall’idea di collegare la parte vecchia della città che si trova al di là della mura con il nuovo lungomare attraverso un moderno cavalcavia pedonale che consentirà di trovarsi in un batter d’occhio sulla banchina senza rischiare di essere travolti dalle auto. Altra innovazione importante, la creazione di una rotatoria che consenta l’immissione delle auto da via Fratti (la stradina che da via Lata porta in via Del Mare) e porti a un rallentamento delle auto nella via principale.

Quattro fasi operative. Il progetto prevede quattro fasi con l’avvio di tre cantieri fissi e uno mobile. La prima fase riguarderà l’ex area ferroviaria compresa tra via porta Lecce e l’attuale uscita del parcheggio della Multiservizi. La seconda fase il piazzale Spalato, la terza l’attuale parcheggio Multiservizi sino all’altezza di via Fratti, la quarta il tratto terminale nei pressi della stazione marittima e le intersezioni di via del Mare con via Bastioni, via Porta Lecce e via Fratti. Le prime tre fasi non implicheranno problemi nella circolazione stradale ma la terza comporterà la chiusura del parcheggio della Multiservizi. E nella quarta la carreggiata sarà ridotta consentendo il transito a senso unico alternato.

I lavori, diretti dall’architetto Fabio Lacinio e affidati a un’ati composta da Alfa Impianti (capogruppo), Et Eingineering, Edil Generali e “Aee” avranno un costo complessivo di poco inferiore ai tre milioni di euro. Questi i punti essenziali del progetto: bonifica e recupero dell’area con rimozione delle traversine ferroviarie e demolizione dei vecchi stabili dell’Acquedotto pugliese ormai in disuso; creazione di spazi di sosta, spazi di verde, percorsi pedonali, nuovi collegamenti stradali.

Si è già detto della realizzazione della minirotatoria all’altezza di via Fratti. Ci sarà un’isola spartitraffico con parcheggi centrali nella zona della stazione marittima mentre il percorso pedonale sarà realizzato in pietra di Soleto. Una rotatoria sarà collocata anche all’incrocio tra via Porta Lecce e via Bastioni. Altra innovazione importante: un collegamento diretto tra via Bastioni e il piazzale di via Spalato senza transitare da via Provinciale per Lecce.

Parcheggi. Il nuovo progetto prevede di realizzazione di 121 parcheggi a raso su via del Mare, 54 nell’isola spartitraffico nei pressi della stazione marittima, 265 in via Spalato e 21 posti per autobus.