Il prefetto di Taranto vieta la trasferta ai tifosi del Brindisi: nonostante gli ottimi rapporti con gli ultras rossoblù

Con una assurda ed incomprensibile decisione il Prefetto di Taranto ha disposto il divieto di trasferta in occasione del derby fra Taranto e Brindisi in programma domenica prossima allo Iacovone è ciò nonostante che da anni fra le due tifoserie c’è il massimo rispetto e quasi un rapporto di fratellanza, mai macchiato da alcun episodio di intolleranza e questo a maggior dimostrazione di come spesso coloro i quali sono nelle stanze dei bottoni siano lontani dalla vita reale dei comuni mortali e ciò nonostante non mancano di decidere e pontificare sulla testa dei cittadini privandoli anche della libertà di scegliere dove e come passare la domenica.
Addirittura solo i residenti nella provincia di Taranto potranno acquistare il biglietto per assistere alla partita per cui se un tarantino di nascita e di tifo fosse per studio o per lavoro residente in un’altra provincia o nazione rischierebbe pesanti sanzioni penali ed amministrative in caso di sua presenza allo stadio. Parimenti se un leccese o barese o altoatesino o australiano, trovandosi a Taranto, volesse assistere all’evento sportivo, non potrebbe farlo per la stessa ragione.
Se non siamo alla follia, poco ci manca, con buona pace anche di chi possedesse la tessera del tifoso che, in serie D, non ha validità
Cercherò di spiegare al mio bambino di sette anni, che già pregustava la sua prima trasferta, da me prescelta per questo suo battesimo in quanto quella di Taranto per i brindisini è di gran lunga la trasferta più bella e tranquilla, che il Prefetto di Taranto non vuole che ci andiamo!
Questo il testo integrale del comunicato: “Il Prefetto della Provincia di Taranto, considerato che l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive con propria determina n. 6/2014 del 5 febbraio 2014 ha ritenuto l’incontro di calcio Taranto – Città di Brindisi valido per il Campionato Nazionale Serie D connotato da alti profili di rischio, ha ordinato la vendita dei tagliandi ai soli residenti nella provincia di Taranto. La cessione del tagliando è comunque subordinata all’esibizione di un documento di identità da cui si possa evincere la residenza dell’acquirente”.
Quel “connotato da alti profili di rischio” non sta né in cielo né in terra essendo brindisini e tarantini veramente cugini sia dal punto di vista calcistico che territoriale, tant’è che le due province potrebbero anche essere accorpate, per cui credo che le centinaia di onesti cittadini che i stavano preparando per la trasferta e che ora sono stati privati della loro libertà di movimento avrebbero diritto ad una qualche spiegazione meno scarna e più convincente se mai ce ne fosse una.
Se le istituzioni locali e le due società dovessero farsi sentire con chi di competenza si potrebbe ancora sperare che, in extremis, la Prefettura di Taranto ritorni sui suoi passi ed annulli questo divieto liberticida, insensato ed immotivato e la gente di Brindisi e di Taranto possa assistere insieme e pacificamente, come è sempre accaduto, ad un bell’evento di sport all’insegna della più sana e pacifica passione.
Alessandro Caiulo