TARANTO 2
BRINDISI 1
TARANTO: Marani, Vivacqua (dal 64° Picascia), Mignogna, Riccio, Caiazzo, Pulci, Ciarcià, Muwana, Molinari (dall’84° Prosperi), Clemente (dal 56° D’Angelo), Balistreri. In panchina: Masserano, Caruso, Fonzino, Miale, Menicozzo, Migoni. Allenatore: Papagni.
BRINDISI: Peschechera; Lorito, Liotti (dall’82° Greco), Troiano, Sicignano, Vetrugno, Fella (dal 77° Akuku), Pollidori, Gambino, Ancora, Loiodice (dal 64° Pellecchia).in panchina: Tufano, Iaboni, Cacace, Gasperini, Pinto, Kamano. Allenatore: Marcello Chiricallo
Arbitro: Capone di Palermo, assistito da Manzolillo di Sala Consilina e Greco di Battipaglia
Marcatori: al 28° Molinari (TA), al 45° Sicignano (BR), nella ripresa al 22° Molinari (TA) su rigore
Spettatori: 3.500, senza rappresentanza ospite stante il divieto di trasferta imposto dal prefetto di Taranto
Nonostante una discreta partita, due stupidi errori da parte di calciatori esperti e solitamente affidabili come Daniele Vetrugno ed Alessandro Troiano, condannano il Brindisi di mister Chiricallo ad una ingiusta sconfitta nel derby dei due mari e molto probabilmente, salvo miracoli e/o incredibili combinazioni astrali favorevoli, eliminano la formazione messapica dalla lotta per il primato in classifica che sembra essersi ora ridotta a una lotta a tre fra la neocapolista Matera, vittoriosa sulla Puteolana ed alla quinta vittoria di fila, il Marcianise, che ha impattato col Bisceglie, e lo stesso Taranto. Le contemporanee vittorie del Monopoli sul San Severo e del Francavilla in Sinni sul Gladiator, inoltre, fanno scivolare il Brindisi addirittura fuori dalla zona play off, al sesto posto pari punti con la Turris che ha, però, una partita in meno: peggio di così non poteva andare questa domenica, un vero smacco per le ambizioni dei tifosi e della dirigenza biancazzurra.
Nei primi venti minuti della partita le due squadre si sono studiate e non vi sono da registrare particolari occasioni né da una parte né dall’altra.
Il primo affondo è del Brindisi al 20° con Loiodice che dalla destra crossa in area per Peppe Fella che, dal lato opposto, gira verso la porta, ma la conclusione è alta.
Il Taranto risponde un paio di minuti dopo con una rasoiata su punizione di Clemente dalla grande distanza ma Peschechera vola alla sua destra e respinge in corner.
L’equilibrio si rompe ed il Taranto passa improvvisamente in vantaggio al 28° grazie ad una incredibile cappellata di Daniele Vetrugno che, in fase di possesso palla, non pressato da nessuno, all’altezza del cerchio di centrocampo, mentre i biancazzurri si posizionavano in avanti, consegna letteralmente il pallone agli avversari dicendogli di andare a segnare ed è davvero un gioco da ragazzi per il bomber Molinari, servito da Balestrieri a difesa completamente sguarnita, presentarsi dalle parti di Peschechera e farlo secco con un preciso diagonale.
Il Brindisi accusa il colpo e per alcuni minuti ha difficoltà a giocare ed in questa fase ci prova prima Ciarcià con un tiro dal limite neutralizzato da Peschechera e poi Molinari al termine di un’azione di contropiede lanciata da Muwana, ma il suo diagonale questa volta si spegne a lato.
Al 45° su corner battuto teso a mezza altezza, il colpo di testa in tuffo di Sicignano su cui nulla può l’estremo difensore jonico Marani, ristabilisce la parità.
Nella ripresa cala vistosamente il Taranto ed il Brindisi sembra padrone de campo e macina buone occasioni per passare in vantaggio come quando al 14° Giuseppe Gambino incrocia il tiro da posizione favorevolissima ma una grande risposta del giovane Marani che devia di piede il missile diretto verso la porta evita ai padroni di casa di soccombere.
Al 19° il primo cambio per il Brindisi: esce Loiodice, questa volta non particolarmente ispirato, ed entra Saverio Pellecchia, il modulo resta quelle dei tre centrocampisti offensivi davanti ai due mediani e dietro l’unica punta.
Al 22° la seconda bestialità della partita, questa volta commessa da Alessandro Troiano, che intercetta con il braccio un innocuo cross di D’Angelo all’interno dell’area di rigore e si becca anche l’ammonizione che gli farà saltare la prossima partita contro il Marcianise; dal dischetto è una pura formalità per il superspecialista Molinari spiazzare Peschechera e riportare in vantaggio la propria squadra.
L’ingresso di Akuku al posto di uno spento Fella e, poi, di Greco al posto di Liotti non producono alcun concreto frutto, si gioca pochissimo negli ultimi minuti anche perchè i raccattapalle sono spariti, i calciatori tarantini attardano oltremisura ogni ripresa del gioco ed in un paio di occasioni l’arbitro ha dovuto addirittura interrompere la partita per la presenza di due palloni in campo.
Il risultato non cambia ed è davvero troppo punitivo per un Brindisi che non ha meritato di perdere ma che ha dovuto chinare il capo esclusivamente per due gravissimi errori individuali come non ha mancato di rimarcare mister Chiricallo al termine della gara: “abbiamo concesso due grosse ingenuità al Taranto, che le ha sfruttate al massimo. Peccato perché la partita la stavamo giocando molto bene e ci hanno punito sempre nel nostro momento migliore”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche le dichiarazioni rese a fine partita dall’autore del gol del momentaneo pareggio Pietro Sicignano: “abbiamo perso regalando due gol al Taranto, il rigore è arrivato nel nostro momento migliore e ci tagliato le gambe perché poi non siamo riusciti a recuperare, però abbiamo giocato bene ed usciamo a testa alta”.
La testa alta purtroppo non serve ai fini della classifica e quando il morale è sotto i tacchi per aver già perso due dei tre scontri diretti disputati in questa prima parte del girone di ritorno e domenica prossima, mentre il Brindisi osserverà il suo turno di riposo, le avversarie scenderanno regolarmente in campo ben decise a continuare a fare altri punti.
Alessandro Caiulo