di FABRIZIO CAMPAGNOLI
Un super Dyson trascina l’Enel Basket alla vittoria sull’Umana Venezia per 88 a 78. L’ex New Orleans Hornets realizza 25 punti con giocate di puro talento e con l’aiuto di un ottimo Zerini, che sfiora la doppia doppia ( 9 punti e 10 rimbalzi) e un combattente Todic, Brindisi non lascia la vetta della classifica, compiendo un altro importante passo verso i playoff.
Una New Basket decisamente a corto di uomini, con le assenze pesanti di Bulleri e Formenti, oltre a Chiotti a mezzo servizio, realizza un mezzo miracolo battendo nuovamente gli uomini di Markoski a dopo piu di dieci giorni di distanza. Ci si aspettava una Venezia molto diversa rispetto alla gara di Final Eight e cosi è stato. Infatti una zona fronte dispari presentata dai lagunari per larghi tratti della gara, con Linhart e Rosselli a turno in punta per fermare le penetrazioni di Dyson, ha messo in difficoltà l’attacco brindisino. Brindisi però, ha raggiunto a questo punto del campionato una buona maturità nel gestire situazioni del genere e proprio nel momento in cui soffriva in attacco ha pensato bene di difendere meglio per ripartire in contropiede, evitando cosi di affrontare i veneti a difesa schierata. Le tante palle perse a cui è stata costretta l’Umana hanno fatto la differenza. Dyson e le sue invenzioni hanno fatto il resto.
Nel primo quarto, la New Basket si è misurata con i muscoli di Crosariol e Smith. Zerini non ha avuto paura e si è adeguato immediatamente risultando il vero fattore dei primi dieci minuti. Tre rimbalzi offensivi e molti punti importanti, hanno indirizzato la gara sul binario giusto. La novità, come detto in precedenza, è la zona 3-2 ordinata da Markoski, che ha tolto ritmo a Dyson e i suoi. Ma proprio il numero undici in maglia biancoazzurra ha deciso di prendersi la squadra sulle spalle, realizzando in penetrazione e mettendo in ritmo i compagni. Venezia è stata sempre animata dai tiri dalla distanza di Linhart e dello spauracchio Smith. Viste le rotazioni ridotte ai minimi termini dell’Enel Basket, ecco l’esordio di Martin Jurtom, a cui coach Bucchi concede minuti importanti. Sul punteggio di 22 a 20 inizia il secondo mini tempo, dieci minuti in cui oltre ad un ritmo frenetico, si evidenziano segnali di nervosismo, come i contatti pericolosi di Vitali su Dyson ed un tecnico fischiato a Bucchi per proteste: il coach di Brindisi ha piu volte manifestato il proprio disappunto verso gli arbitri, rei di aver concesso troppa fisicità ai cinque di Venezia. Ma se il gioco diventa duro, ecco che Miro Todic inizia a giocare. Il bosniaco firma il primo vero parziale dell’incontro, portando i suoi sul 39 a 33. C’e spazio anche per lo spettacolo, sull’asse Dyson – Lewis. Prima Jerome alza un alley -hoop per il compagno, poi è lo stesso Lewis che fornisce un assist al bacio per la schiacciata del play americano. Giocate che danno alla New Basket il massimo vantaggio sul 49 a 36.
Al rientro dall’intervallo lungo, Venezia prova a rientrare nella partita, affidandosi alle zingarate del play tascabile Johnson, cosa che riesce perfettamente complice anche qualche forzatura in attacco di Brindisi. La rimonta degli amaranto è quasi compiuta, visto che sempre l’ex Ostuni realizza sette punti in fila, portando la sua squadra sul 55 a 52. L’Enel tiene a bada l’irruenza degli avversari e capisce che per vincere una partita come questa, in cui mancano gli uomini e le armi a disposizione, bisogna applicarsi in difesa. Sale cosi l’intensità nella propria metà campo, elemento che manda in completa confusione la squadra di Markoski. Vitali e Giacchetti mettono in atto una staffetta, incentrata su chi perde più palloni. Brindisi e Dyson sopratutto, ne approfittano in campo aperto terminando in vantaggio il terzo mini tempo. L’ultimo periodo vede Brindisi avanti di tre punti, 62 a 59 ma l’impressione che si ha, è che Venezia sia alle corde: il colpo del ko lo danno le tre bombe in fila di Brindisi, con Snaer, Campbell e Dyson, con le quali si ritorna sul piu nove, 73 a 64. Markoski è impietrito, vedendo che i suoi gettano palloni su palloni,saranno 25 le palle perse a fine partita. C’e ancora il tempo per vedere altre due triple fondamentali, quelle di James e Campbell che mettono in ghiaccio la partita e il primo posto in classifica. La New Basket è sempre li’, al comando dellaa serie A.
LA SALA STAMPA
COACH MARKOSKI : Abbiamo gettato troppi palloni, non tanto in fase offensiva quanto nel ripartire in contropiede. Abbiamo fatto una buona difesa, limitando Brindisi. Ci siamo schierati a zona proprio per fare qualcosa di nuovo rispetto a sette giorni fa. Ma contro questa New Basket è dura vincere se non sei perfetto. Complimenti all’Enel che ha meritato la vittoria.
COACH BUCCHI: Ci aspettavamo una partita dura e cosi è stato. Siamo con gli uomini contati e anche alla ripresa degli allentamente faremo la conta dei presenti. Siamo stati bravi ad attaccare la loro difesa, trovando buon ritmo in attacco. Non mi piace parlare dei singoli ma oggi Zerini ha fatto una bella gara. Chiotti? Non era al meglio, abbiamo preferito non rischiarlo in un momento del genere.
Tabellini
Enel Brindisi
James 9, Todic 8, Morciano, Savoia, Dyson 25, Lewis 11, Chiotti, Jurtom, Zerini 9, Snaer 16, Leggio, Campebell 10.
Umana Venezia
Peric 9, Giachetti, Rosselli, Linhart 12, Vitali 6, Taylor 19,
Smith 17, Akele, Magro, Johnson 13, Crosariol 2.