
Il Brindisi, dopo la ingiusta sconfitta patita allo Iacovone di Taranto, si lecca le ferite ed ora cercherà di approfittare del suo turno di forzato riposo, in concomitanza con la disputa, per le altre squadre delle partite previste per la ventiquattresima giornata di campionato, per resettare tutto e prepararsi come si deve al rush finale in modo da affrontare con il coltello tra i denti le ultime dieci partite di campionato e riuscire ad immagazzinare quanti più punti possibili e fare poi i conti, come ha dichiarato il presidente Flora, a maggio.
Domenica prossima, infatti, il Brindisi avrebbe dovuto affrontare al Fanuzzi il Nardò, mentre le altre partite in programma il 23 febbraio sono: Gladiator-Gelbison, Francavilla-Manfredonia, Grottaglie-Matera, Puteolana-Monopoli, Turris-Marcianise, Bisceglie-Real Metapontino, Mariano Keller-Vico Equense e San Severo Taranto.
Gli uomini di mister Chiricallo, invece, torneranno in campo il 2 marzo per affrontare in campo avverso l’ex capolista Marcianise, dopo di che il campionato sembra mettersi in discesa in quando si affonderà il 9 marzo il Real Metapontino in casa e subito dopo, il 16 marzo, ci sarà la trasferta di Vico Equense, il 23 marzo ancora in casa contro il Manfredonia e l’ultima partita del mese sarà il giorno 30 a San Giorgio a Cremano contro l’assai ridimensionato Mariano Keller.
Il 6 aprile il derby interno contro il Bisceglie e poi, nel giro di pochi giorni, il 13 ed il 17 aprile due trasferte consecutive rispettivamente contro Turris e Francavilla in Sinni, a Pasqua non si gioca e si ritorna in campo, al Fanuzzi, il 27 aprile per affrontare il San Severo prima dell’ultima partita della stagione regolare a Pozzuoli contro la Puteolana, in programma la prima domenica di maggio.
L’obiettivo del primo posto, obiettivamente e conti alla mano, non sembra essere più alla portata dei biancazzurri, a meno che non dovessero centrare un filotto di dieci vittorie da oggi fino alla fine del campionato, mentre sicuramente la formazione messapica potrà ambire, mettendo insieme un’altra ventina di punti dei trenta ancora a disposizione nelle dieci partite che ancora deve disputare – ma per far ciò oltre che vincere le quattro gare interne deve cercare di piazzare qualche colpo anche in campo avverso, cosa che, finora, gli è riuscito davvero raramente – a conquistare uno dei quattro posti utili per accedere ai play off di cui, ancora, si ignora l’effettiva utilità ai fini del passaggio in Lega Pro.
A questo proposito va detto che il presidente di Lega Pro, Mario Macalli, commentando l’esclusione della Nocerina dal campionato e la possibilità che le squadre siano meno delle 60 previste per il nuovo target di campionato, ha detto che in questo caso si darà luogo ai ripescaggi con criteri che saranno resi noti a maggio. E’ evidente che si tratta di una chiara apertura al ripescaggio della vincitrice dei play off di serie D in lega pro, sempre che abbia i conti a posto.
Davvero una grama consolazione per una squadra che fino alla gara malamente persa a Matera sembrava lanciatissima per la conquista del primo posto, sfuggitogli nella partita precedente contro il Gelbison, solo al 94° per il solito inconcepibile svarione difensivo ed ora distante 7 punti.
Quest’oggi alla ripresa degli allenamenti mister Chiricallo ha voluto guardare in faccia i suoi uomini e ripercorrere insieme a loro tutte le fasi che hanno portato alla sconfitta nel derby: d’accordo che gli errori individuali che hanno pesato come macigni, ma negli ultimi venti minuti della partita non si è assistito ad alcun assalto all’arma bianca, prova ne è che, nonostante un maggiore possesso di palla, nessuna volta gli avanti biancazzurri si sono realmente resi pericolosi a causa di un atteggiamento troppo molle e quasi rassegnato di tutta la squadra.
E se è vero, come è vero, che il nuovo tecnico biancazzurro bada più al sodo che alla forma, un tale atteggiamento sembra essere quanto più lontano possibile dal suo credo calcistico.
Insomma, in questi giorni il mister avrà il suo bel da fare per inculcare un po’ di concretezza nei suoi uomini che, specie quando si trovano a giocare lontano dalle mure amiche, troppo spesso sembrano perdere molti dei loro attributi virili.
Alessandro Caiulo