“Mai più bambini costretti ad abbandonare la scuola all’ora di pranzo perché impossibilitati ad acquistare i buoni pasti per motivi economici”. Sembra la classica promessa da campagna elettorale, di quelle urlate da un palco per rastrellare qualche voto in più. Sembra. Ma non lo è, non stavolta. E’ l’annuncio di un provvedimento non promesso ma già preso, reso noto a cose fatte. A lanciarlo, il sindaco di Oria Mimino Pomarico, pochi minuti dopo aver approvato in giunta una delibera per la mensa della scuola dell’infanzia che fissa per l’esenzione totale dal pagamento del ticket per tutte le famiglie con reddito inferiore ai 10mila euro.
Per il pranzo dei loro bambini non dovranno sborsare un solo euro. Tutto gratis. Paga il Comune, che per l’impegno ha già stanziato le somme necessarie.
A seguire, tutti gli scaglioni:
– fasce di reddito Isee 2012 da 0 a 5.000 euro – ESENZIONE TOTALE;
– Secondo figlio, fruitore della mensa per famiglie rientranti nella fascia di reddito da 5.001 a 10mila euro ESENZIONE TOTALE;
– Famiglie con fasce di reddito da 5.001 a 10mila euro – euro 1,80;
– secondo figlio fruitore della mensa per famiglie rientranti nella fascia di reddito da 10mila euro in su, 1,80;
– da 10.001 euro, ovvero per coloro che non presentano l’attestazione Isee, euro 2,50.
Una decisione quella della giunta comunale di Oria di venire incontro alle famiglie più in difficoltà per la quale gli “amici” della pagina facebook del primo cittadino hanno manifestato tutto il loro apprezzamento: “Gli studenti della De Amicis ringraziano” scrive Maximin. Gli fa eco Mauro: “Da amministratore di un Comune limitrofo devo constatare che non è da tutti avere queste particolari attenzioni. Esemplare”. Angela storce il naso: “Da 1,80 euro che pagavo l’anno scorso ora dovrò pagare 2 euro e 50?”. Mauro la ragguaglia: “Nei comuni vicini il pasto costa 4 euro signora Angela. Per tutti. Indistintamente”.
E i recenti aumenti a Francavilla Fontana denunciati di recente dalla Cgil dimostrano che no, ridurre, se non addirittura cancellare i ticket a favore delle famiglie più in difficoltà, non è da tutti.