Un fiore appoggiato al muro e un lenzuolo bianco con la scritta: “Ciao Francesco, vittima dello Stato”, compaiono nel cortile di piazza Apulia, a pochi metri dal luogo in cui un quarantenne brindisino si è tolto la vita lanciandosi dal terrazzo della sua abitazione. Il messaggio d’addio, lasciato evidentemente da suoi amici, lascia intendere che la tragica decisione presa dall’uomo potrebbe essere legata a questioni di natura economica o lavorativa, anche se pare che proprio da alcuni giorni egli fosse stato assunto presso un’azienda barese come meccanico e questa mattina sarebbe dovuto recarsi nel capoluogo regionale insieme ad alcuni colleghi. Francesco era un uomo maturo, legato molto alla madre con cui viveva e ai fratelli. La sua decisione (se l’ipotesi del gesto volontario dovesse essere confermata) ha spiazzato tutti, come un filmine a ciel sereno.
Nel pomeriggio di oggi qualcuno ha voluto lanciare un messaggio forte, attribuendo a una situazione che evidentemente ha logorato l’uomo e che non dipendeva dalla sua volontà, la decisione di farla finita. Il volo da quindici metri non gli ha lasciato scampo, nonostante i soccorsi immediati e il trasporto in ospedale.
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