Il Brindisi cancellato dal Marcianise: addio sogni di gloria?

MARCIANISE 4
BRINDISI      1

Marcianise: Imbimbo, Verdone, Corduas, Vitiello, Pagano, Posillipo, Conte, Temponi, Iadaresta (dal 76′ Tenneriello), Citro (dal 91° D’Annua), Gerardi. In panchina: Navarra, Ciano, D’Anna, Buonpane, Iuliano, Viola, Di Ronza, Allegretta. Allenatore: Antonio Foglia Manzillo.
Brindisi: Peschechera, Lorito, Liotti, Vetrugno, Gasperini, Sicignano, Loiodice (dal 73° Pellecchia), Pollidori, Gambino, Ancora, Akuku (dal 12° Fella). In panchina: Tufano, Vantaggiato, Cacace, Iaboni, Kamano, Greco. Allenatore: Marcello Chiricallo
Arbitro: Minotti di Roma, assistito da Colizzi e Guglielmi di Albano Laziale
Marcatori: nel primo tempo al 6° Citro (M), al 10° Iadaresta (M), al 44° Gambino (BR) ed al 46° Posillipo (M); nella ripresa al 10° Citro (M)

Un Brindisi ancora più brutto, se possibile, rispetto a quello visto all’opera a Matera poco più di un mese fa, assolutamente inguardabile, inconsistente, apatico e mal messo in campo, con uomini fuori ruolo, fuori posizione e fuori forma, naufraga miseramente sotto i colpi spietati di un Marcianise che ha come merito principale quello di saper giocare un calcio essenziale ed agonisticamente valido, fatto di passaggi veloci ed affondi improvvisi rispetto a cui i calciatori di mister Chiricallo sono apparsi delle imbarazzanti ed immobili statuine.
Ora anche i play off appaiono una chimera, lontani come si è anche dal quinto posto e bisogna al più presto riuscire a mettere insieme altri 6 o 7 punti, magari sfruttando al meglio le prossime garee casalinghe, che vorranno dire salvezza diretta dal momento che oramai il Brindisi versione trasferta è una squadra che non da nessuna affidabilità ed è difficile pensare che con le tare mentali e psicologiche che molti degli uomini a disposizione di mister Chiricallo hanno dimostrato di avere si potrà nel breve periodo riuscire ad invertire questa rovinosa tendenza.
D’accordo che mancava Alessandro Troiano e bisognava inventarsi qualcosa in mediana, ma insistere ancora su Vetrugno in quel ruolo, come già a Matera, è stato un nuovo suicidio tattico, come anche schierare Akuku esterno di centrocampo quando, con Fella che è del 1993 in panca, poteva tranquillamente e molto più proficuamente mettersi il brindisino Niccolò Greco che è ancora under; infelice anche la scelta di Gasperini in campo al centro della difesa, con Davide Cacace, uno dei migliori in quel ruolo in tutta la serie D e che ha ampiamente dimostrato sul campo nei tre anni già trascorsi a Brindisi, quello che vale, a marcire ancora una volta in panchina.
Difficile salvare qualcuno dal naufragio generale e forse la sufficienza, ma appena risicata, la meritano solamente Cristiano Ancora, per la sua caparbietà e voglia di lottare e, ma solo per il gol realizzato, Giuseppe Gambino, per il resto è notte fonda più nera di una notte senza luna ed anche il mister non si salva dal disastro generale.
Dopo appena dieci minuti la partita era già ampiamente compromessa, nel burro sciolto della difesa biancazzurra dapprima Citro, al 6°, servito da un compagno di squadra a cui Liotti aveva consegnato la palla, si permette di irridere tre difensori biancazzurri, alzandosi a campanile la sfera al centro dell’area di rigore, per poi freddare con un colpetto Peschechera mentre, il suo diretto marcatore Gasperini è ancora con il naso al cielo per cercare di capire dove è andato a finire quel benedetto pallone e, dopo pochissimi minuti per il Brindisi è già “game over” con Iadaresta, servito da un assist di Citro, bravo ad approfittare della assoluta inconsistenza della difesa avversaria e fare secco Peschechera.
Chiricallo cerca di rimediare togliendo dal campo Akuku e mettendo Fella, arretrando, di conseguenza Loiodice e per qualche minuto, anche perchè il Marcianise in vantaggio di due reti non ha alcun interesse a continuare a pressare, prestando il fianco alle ripartenze dei biancazzurri, il Brindisi riprende a respirare.
Al 38° Cristiano Ancora, servito da un passaggio corto di Gambino appena fuori l’area di rigore, prova la prima conclusione a rete della partita per i biancazzurri ma la sfera, dopo aver scheggiato il palo alla sinistra del portiere Imbimbo, si spegne sul fondo.
Al 40° su corner battuto dalla sinistra, Gambino prova di testa ma la palla è ancora una volta fuori.
Il gol del Brindisi arriva al 43° con Gambino che, sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, colpisce con intelligenza la sfera e disegna una parabola beffarda per l’estremo difensore campano.
La partita sembrava riaperta ma il Brindisi è capace di farsi male nuovamente da solo: Citro viene atterrato al limite dell’area all’altezza quasi della linea di fondo, sulla conseguente punizione il traversone nell’area piccola viene clamorosa mancato dalle mani di Peschechera e viene messa in porta da Posillipo sul tentativo disperato di recupero del portiere, per l’arbitro la palla ha superato la linea di porta e viene assegnato il gol, veementi le proteste degli ospiti, ma il direttore di gara è irremovibile e si va negli spogliatoi sul 3 a 1 per i padroni di casa.
Nella ripresa bastano 10 minuti per capire che non ci sono speranze per il Brindisi: un traversone in area dalla destra ad opera di Iadaresta, con ben sei difensori biancazzurri immobili in area di rigore giunge sui piedi dell’unico calciatore gialloverde in avanti, Citro, che quasi prova imbarazzo per la facilità con cui infila per la quarta volta Peschechera.
I restanti 35 minuti oltre al recupero, sono assolutamente inutili: il Marcianise non ha alcuna voglia di infierire ed umiliare ulterioremente l’avversario, mentre il Brindisi non è in grado di costruire una trama offensiva che sia una, per cui si giunge al triplice fischio senza alcun ulteriore sussulto.
Le contemporanee vittorie di Matera, Taranto, Francavilla in Sinni e Monopoli rendono devastante le conseguenze della sconfitta rimediata a Marcianise ed allontanano in maniera abissale il Brindisi dalla zona play off dal momento che il quinto posto, occupato dalla compagine biancoverde allenata da mister De Luca, dista ora ben 6 punti, il Francavilla in Sinni di Ranko Lazic 7, il Taranto di Papagni 8, il Marcianise di Foglia Manzillo 10 ed il Matera di mister Cosco addirittura 13, ed anche se il Brindisi ha una partita in meno rispetto alle cinque squadre sopra citate, ma è sotto di 2 anche rispetto alla Turris, sesta in classifica, che ha disputato le stesse sue gare, è anche vero che più di tre punti in una volta sola non si possono conquistare.
A mister Marcello Chiricallo l’arduo compito di cercare di rimettere insieme i pezzi e presentare domenica prossima al Fanuzzi una squadra in grado di avere la meglio sul Real Metapontino, prima di pensare ai rimedi da apportare in vista della successiva gara in trasferta, dopo tre sconfitte consecutive e sette in tutto il campionato, lontani dalle mura amiche.
Alessandro Caiulo