Il dispositivo elettronico era stato inserito all’interno del Postamat dell’ufficio postale e aveva consentito la rilevazione dei dati telematici di numerosi clienti e la clonazione di almeno sedici carte. La truffa è stata scoperta dai carabinieri a San Pietro Vernotico che hanno notato la presenza del rilevatore elettronico collocato all’interno della fessura in cui veniva inserita la carta. Il responsabile dell’ufficio postale di San Pietro Vernotico ha denunciato l’avvenuta clonazione di ben 16 Postamat per un danno complessivo di 5.200 euro.
Ma non è escluso che i dati di altri carte elettroniche siano stati captati e memorizzati. Il dispositivo utilizzato per la truffa, denominato “skimmer”, è stato posto sotto sequestro e attraverso le telecamere poste dinanzi allo sportello si spera di poter risalire a chi ha orchestrato il piano. La tecnica della clonazione, importata dalla criminalità dell’est europeo, è quella appunto dello skimming: negli sportelli automatici che leggono le carte elettroniche viene introdotto un dispositivo, chiamato skimmer, capace di memorizzare i contenuti delle bande magnetiche presenti nelle carte, che unito all’individuazione del codice digitato direttamente dall’utente, fornisce tutti i dati necessari per la riproduzione abusiva della carta.