Il Comune di Brindisi spende ogni mese 1.700 euro (iva inclusa) per somministrare l’Ovistop, il farmaco finalizzato al contenimento delle nascite dei colombi a Brindisi nell’ambito di una delibera per complessivi 60 mila euro che avrebbero dovuto limitare la presenza dei volatili nella città. Ora non sappiamo quale fosse l’obiettivo numerico di questo progetto, ma si ha la percezione che i colombi continuino a proliferare e che anzi il loro numero tenda ad aumentare, soprattutto nel centro storico. Se questa sia la strada o meno, quanto meno il settore Igiene urbana del Comune ha tentato una soluzione. Non sembra invece che analoga attenzione sia dedicata alla derattizzazione perché sono ormai quotidiane le segnalazioni di grossi ratti che circolano non solo nelle zone periferiche, quelle cioè a contatto con la campagna, ma anche nel centro storico. La foto che pubblichiamo è stata scattata in via Lucio Strabone, nei pressi del muro di cinta dell’ex ospedale Di Summa.
Ma si ha notizie di avvistamenti in varie zone della città e di una bimba che sarebbe stata morsa mentre era seduta sul water da un topo in via Cristoforo Colombo. Ora non si ha alcuna notizia di un servizio mirato di derattizzazione condotta dall’Amministrazione comunale che evidentemente ha concentrato la sua attenzione sulla guerra ai colombi ma ha perso di vista i rischi di malattie di cui i grossi ratti sono portatori.