ECCO CHI È E COSA HA FATTO L’AGENTE PENITENZIARIO CHE SPACCIAVA NEL CARCERE DI BRINDISI

Un agente di polizia penitenziaria di 48 anni, Salvatore Papadonno, è stato arrestato insieme ad altri due detenuti brindisini, Vito Braccio e Aldo Cigliola. La segnalazione era partita dall’interno del carcere di Brindisi. Una fonte interna trovata dalla stessa polizia penitenziaria ha fornito nomi,cognomi e circostanze dello spaccio.
Sono state così avviate indagini con strumenti tecnici: video e microfoni. L’ipotesi ha avuto subito conferma.
Un agente di polizia penitenziaria faceva uso della droga e aveva un giro di amicizie legate allo spaccio. “Leggere le intercettazioni – dice il procuratore Marco Dinapoli – lascia perplesso anche un vecchio magistrato come me. Amicizie con detenuti ai domiciliari e altri pregiudicati”.
Questa persona, attraverso frequentazioni con malviventi e pregiudicati era un trai d’union con i detenuti. Uno dei malavitosi all’esterno chiede all’agente di salutare il detenuto.
Nei suoi turni serali l’agente di polizia penitenziaria porta all’interno del carcere la marijuana e la cocaina.
In un caso l’agente – avendo avuto una richiesta all’interno del carcere – si rivolge allo spacciatore che è fuori ma questi si rifiuta di rifornirlo perché la richiesta arriva da un detenuto suo parente: “A lui non mando la droga”, dice all’agente. “Al limite mando soldi alla moglie”.
Il procuratore Dinapoli si dichiara molto colpito da questa vicenda.
“Siamo molto addolorati per quanto successo – sottolinea il comandante della poizia penitenziaria, del carcere di Brindisi, Ilaria lomartire -. Questa vicenda non può gettare ombra sull’operato di tutti gli agenti onesti”.
L’arresto dell’agente di polizia penitenziaria è stato effettuato da un team di carabinieri e poliziotti penitenziaria. Papadonno è stato rinchiuso nel carcere giudiziario di Lecce.

(Nelle foto, da sinistra, Salvatore Papadonno, Aldo Cigliola e Vito Braccio)