Una banda mista, composta da due brindisi e due calabresi, avrebbe compiuto una rapina in casa di un detenuto calabrese minacciando di fare del male a una bimba di un anno: i brindisini Emilio Valenti, 21 anni, e Giuseppe Balestra, di 19, e i calabresi Marco Polieri, 36 anni, e Giuseppe Rotolo, 21, sono stati tratti in arresto dalla squadra mobile di Siena. La rapina fu compiuta la sera del 30 settembre 2013 a Poggibonsi.
I quattro, all’epoca del fatto, si sono messi in viaggio, partendo da Brinisi per arrivare nella cittadina valdelsana.
Quella sera hanno suonato alla porta di casa di una famiglia con origini calabresi, che si trova a Staggia per essere vicina ad un congiunto attualmente recluso presso il carcere di San Gimignano, si sono spacciati per carabinieri e, con la minaccia di fare del male alla figlia della proprietaria, una bambina di appena un anno, impugnando un arma, si sono fatti consegnare contanti e gioielli, per poi tornare, prima in Calabria e poi a Brindisi, ciascuno nelle proprie abitazioni.
I quattro erano capeggiati da Polieri, unico armato di una pistola, poi rivelatasi giocattolo: dopo essersi fatti aprire la porta hanno fatto irruzione nell’abitazione di via Fiorentina, tre con il volto coperto da passamontagna e uno da un collant, cercando denaro e preziosi minacciando la donna che si trovava in casa con le due figlie, una maggiorenne e una di appena un anno.
Sono fuggiti con i soldi, nascosti dietro ad un portafotografie, per circa 2300 euro, ed alcuni gioielli, tra i quali due collane, due braccialetti, alcuni anelli e un telefono cellulare. La banda si è poi allontanata a bordo di un’autovettura, abbandonando, poco distante, nei pressi di Poggibonsi all’imbocco con la superstrada Siena Firenze, direzione nord, i passamontagna, la pistola e i collant.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip di Siena ed eseguite dalla polizia.