Addio a Lino Schena, per decenni simbolo della moda brindisina

Lino Schena è stato per mezzo secolo sinonimo di eleganza e raffinatezza, uno dei primi a vestire la piccola borghesia brindisina in una città che, con l’arrivo del Petrolchimico, si stava trasformando da contadina a industriale. Schena è morto ieri a 90 anni. Ai funerali, svoltisi presso la parrocchia di San Vito, hanno partecipato almeno due generazioni di brindisini che si sono vestiti nelle sue boutique.
Iniziò con un magazzino nella zona delle Sciabbiche, nei pressi di porta de Revel: non era una collocazione casuale perché i suoi primi clienti importanti erano gli ufficiali della Marina Militare che risiedevano nel comando o nelle palazzine sul lungomare.
Negli anni Sessanta si spostò nel quartiere della Commenda, quello maggiormente in espansione e nel quale andarono ad abitare le famiglie più benestanti, figlie dell’industrializzazione e del boom economico.
Infine l’ultimo trasferimento, in quello che sarebbe stato il suo storico atelier in corso Roma. E’ stato un uomo di grande eleganza e raffinatezza, ma anche di ottima cultura: un interlocutore con cui i clienti si intrattenevano non solo per gli acquisti ma anche per scambi di opinioni.
L’atelier è stato ereditato e portato avanti con la medesima classe dal figlio Piero che l’ha tenuto in piedi sino a pochi mesi fa. Forse era destino che quel negozio dalle vetrine così rigorose in corso Roma terminasse il suo percorso insieme a quello del suo fondatore il cui nome resterà scritto per sempre nella storia recente di Brindisi.