Un tocco di biancoazzurro, nella nazionale maschile di basket. Lorenzo Taliento, nato e cresciuto a Brindisi, fa parte dello staff tecnico di Simone Pianigiani in qualità di preparatore fisico insieme a Francesco Cuzzolin. Taliento ha iniziato a muovere i primi passi nel basket proprio a Brindisi dove ha vissuto sino alla fine del liceo. Trasferitosi a Perugia per frequentare il corso Isef, termina gli studi nel 1995 con il massimo dei voti.
Da allora, nel corso di questi anni, divenuto preparatore fisico a tuti gli effetti, oltre a collaborare con il Perugia Basket, diviene docente nazionale Fip e consigliere della Associazione nazionale dei preparatori fisici, oltre a seguire direttamente le nazionali giovanili under 16 e under 18, con cui partecipa a due campionati europei. Nel 2009 la prima esperienza con la nazionale maggiore di Recalcati. Quest’anno ha seguito personalmente la preparazione della squadra di coach Pianigiani, che sta sorprendendo tutti agli europei, dopo le due vittorie in fila con Russia e Turchia. Lorenzo Taliento, un brindisino doc al servizio della Nazionale Italiana di Basket. Cosa ci può dire di questa esperienza?
E’ una bella esperienza, sopratutto per un brindisino che da sempre vive di basket. Ho iniziato a collaborare con le nazionali giovanili prima e con il gruppo allora allenato da Charlie Recalcati. Per due anni ho svolto altre attività sempre come preparatore fisico e quest’anno c’è stata la chiamata per la preparazione agli Europei. Insieme a Francesco Cuzzolin, abbiamo seguito i vari tornei disputati, in ultimo quello di Atene. Come pensa che risponderà il gruppo azzurro alla tanta sfortuna che ha colpito la squadra di Pianigiani, priva di Bargnani, Gallinari e Hackett? Purtroppo sono cose che succedono. La sfortuna si è accanita parecchio, sopratutto se consideriamo il tipo di infortuni. Ho lavorato con loro e molti li conosco da diverso tempo e posso garantire che sono ragazzi eccezionali che lavorano duramente. Anche lo scorso anno ci furono tante assenze durante le qualificazioni eppure siamo stati perfetti. Ovviamente segue da sempre le sorti del basket brindisino. Cosa prova nel vedere la New Basket Brindisi protagonista in serie A? Amo la mia città e naturalmente amo il basket. Brindisi in serie A è il massimo.Oltre ad aver giocato, ho tanti amici a Brindisi che fanno parte di questo mondo. Purtroppo per vari motivi non sono mai riuscito a vedere dal vivo una partita ma è una cosa farò al più presto. Tra l’altro, quando sono in ritiro con la nazionale, si parla spesso del caloroso tifo brindisino e di come questa città viva di basket. Per me è una cosa normale, ma chi non è nato a Brindisi non riesce a comprendere quanto amore ci sia per questo sport.
FABRIZIO CAMPAGNOLI