E’ stata una delle rapine più cruente e spietate avvenute a Brindisi negli ultimi anni: i coniugi Cosimo Scialpi e Caterina De Maria, pensionati, furono sequestrati e picchiati nella loro abitazione, l’uomo anche ferito con un colpo di pistola alla gamba. Due dei quattro banditi autori di quella rapina sono stati condannati a una pensa durissima: 13 anni e quattro mesi di reclusione. Il pubblico ministero Marco D’Agostino aveva chiesto 18 anni di carcere a testa. Si tratta dei cugini omonimi Nicola Chirico, uno di San Michele Salentino, l’altro di Brindisi.
Sono loro due dei quattro componenti il commando che il 29 aprile 2012 si fecero aprire la porta della villetta sulla strada di Tuturano spacciandosi per finanzieri. Poi calci e pugni a entrambi i pensionati. Una rapina sanguinaria per un bottino misero: 500 euro. Durante la fuga, l’auto dei banditi fu intercettata da una pattuglia dei carabinieri, ci fu un inseguimento e la vettura finì contro un muro facendo esplodere gli air-bag. I quattro scapparono a piedi abbandonando armi e passamontagna.
Proprio i rilievi sul dna effettuati sugli air-bag e sugli indumenti cosentì di risalire a metà della banda. Uno dei due Chirico, quello di San Michele, due mesi fa è stato raggiunto da un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere quale autore dell’omicidio dell’ostunese Cosimo Semeraro.