La zia abusava del nipote quindicenne, dovrà stargli lontano almeno 500 metri

Una zia di 37 anni dovrà stare lontana non meno di 500 metri dal nipote di 15 anni che avrebbe più volte molestato sessualmente: il provvedimento “coercitivo personale” è stato disposto dal gip di Brindisi Maurizio Maso, su richiesta del pm Pierpaolo Montinaro.

Accade a San Pietro Vernotico dopo che la donna è stata denunciata ai carabinieri dalla sorella, madre del ragazzo. Secondo le accuse, la zia avrebbe convinto il nipote a entrare nella sua stanza da letto e a compiere atti sessuali con lei. Minacciandolo poi di raccontare alla madre – se avesse parlato – che lo aveva visto fumare.

Il ragazzino però si è però confidato ugualmente scatenando l’ira della zia che lo ha picchiato, minacciando poi di morte la sorella. “Sei un infame – avrebbe detto al nipote – e per questo la pagherai”. Poi schiaffi fino a provocargli una ferita all’orecchio.

Secondo il racconto dell’adolescente, la violenza avveniva in casa della nonna, dove la zia abita e nella cui camera da letto si sarebbero verificati gli abusi sessuali.

Il ragazzo, dopo la denuncia presentata presso la stazione dei carabinieri di San Pietro Vernotico, è stato ascoltato alla presenza di psicologi e ha raccontato che gli incontri si sarebbero ripetuti da giugno a settembre dello scorso anno.

“Non vi è dubbio che l’indagata abbia dato prova di una vera e propria perversione sessuale e di un’indole particolarmente incline alla violenza”.

Oltre a non poter frequentare i luoghi in cui si trova il ragazzo, e comunque non avvicinarsi a meno di 500 metri, la donna non potrà comunicare con il nipote né al telefono né via internet.