
Il messaggio più originale del 25 aprile è comparso su una delle palazzine che ospitano i loculi nel cimitero nuovo di Brindisi. Ormai non solo furti di fiori dalle tombe, già di per sé un’abitudine odiosa eppur diffusissima, ma ora anche la sottrazione di piccoli oggetti personali che i parenti lasciano sulle tombe come dono simbolico ma sentitissimo ai congiunti scomparsi.
Si tratta spesso di oggetti di scarso valore commerciale ma di enorme significato che rappresentano una sorta di congiungimento con chi non c’è più. Nel cimitero di Brindisi capita che rubino persino peluche e giocattoli che genitori distrutti dal dolore donano ai loro bimbi che non ci sono più.
Il cartello comparso, sia pure nella rudezza della sua conclusione, rappresenta appieno la rabbia di tanti brindisini che sentono il loro dolore violato, ancor più che se i ladri fossero entrati in casa loro.