
Aveva ripulito l’abitazione dei vicini di casa portando via un discreto bottino, ma l’istinto dei poliziotti del commissariato di Mesagne e le testimonianze raccolte lo hanno inchiodato: Maurizio Carone, 45 anni, mesagnese, aveva nascosto buona parte della refurtiva nei cuscini del divano. E’ stato costretto a restituirla ed è finito in carcere per furto aggravato.
Il furto è avvenuto la notte scorsa all’interno di un’abitazione di via Fermi a Mesagne, ai danni di una coppia di pensionati. Alle 5.30, quando la polizia è giunta per effettuare il sopralluogo, è emerso che il ladro si era infilato in casa forzando una persiana della stanza da letto.
Aveva rubato tra le altre cose un televisore, una videocamera, un cellulare, due orologi e varia bigiotteria. I poliziotti hanno avuto subito dei sospetti e poco dopo nel cortile condominiale, alle spalle della casa, era stato nascosto il televisore. Poco dopo, nel corso della perquisizione in casa di Carone sono stati trovati gli altri oggetti rubati e all’uomo non è rimasto altro che ammettere le proprie responsabilità e farsi ammanettare.
Il 21 aprile scorso lo stesso personaggio aveva rubato in un panificio e in un supermarket poche centinaia di euro. I carabinieri lo avevano arrestato e posto ai domiciliari, ma dopo qualche giorno la misura era stata trasformata in un semplice divieto di allontanamento nelle ore notturne.
Proprio la verifica notturna aveva consentito di appurare che Carone all’ora del furto non era in casa e per questo sono scattati nei suoi confronti i primi sospetti.
Per lui dunque, oltre all’arresto per il furto, è scattata la denuncia per violazione degli obblighi prescritti.
Sempre la polizia di Mesagne, poco dopo la mezzanotte, aveva individuato e denunciato a piede libero due soggetti che, in via Principe di Piemonte, stavano danneggiando un’autovettura parcheggiata.