Il poliziotto brindisino arrestato vendeva informazioni riservate

Si chiama Cosimo Bersano, ha 53 anni, e proprio in questi giorni si trovava a Brindisi dove era tornato a trovare la famiglia, il poliziotto in servizio presso la questura di Como arrestato dalla guardia di finanza con l’accusa di aver venduto informazioni riservate a una società di riscossione crediti.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dai militari della compagnia di Como della Guardia di Finanza. Cosimo Bersano, in polizia dal 1981, da anni è in servizio presso la questura del capoluogo lombardo, è stato arrestato a Brindisi ed è rinchiuso nella casa circondariale di via Appia dove, interrogato per rogatoria dal gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Secondo l’accusa, dal 2011 sino ai giorni scorsi avrebbe venduto informazioni riservate ricavate dalle banche dati delle forze dell’ordine a un’agenzia di recupero crediti.

Il poliziotto avrebbe fornito sino a cinque informazioni al giorno e sarebbe stato pagato sino a 40-50 euro per ognuno dei dati riservati forniti, con un guadagno che poteva arrivare sino a 250 euro giornaliere.
Le notizie venivano utilizzate per le attività di recupero crediti e altre indagini private. Bersano è accusato di corruzione e divulgazione di segreto d’ufficio, identiche contestazioni mosse a un quarantenne titolare di una agenzia di recupero crediti.
Il poliziotto, che ha mantenuto un rapporto strettissimo con la sua città natale, potrà fornire la sua versione dei fatti una volta che il suo legale, Roberto Rallo, avrà modo di avere piena conoscenza delle accuse.
Bersano è un personaggio brillante, estroverso e legatissimo a Brindisi: il suo arresto è stato un fulmine a ciel sereno per chi lo conosce e che spera si possa trattare di un errore.

(Nelle foto, la questura di Como e Cosimo Bersano)