
Fabiola, brindisina doc, ha 40 anni e la sua vita era – fino allo scorso 15 giugno – una favola vissuta insieme all’amatissimo marito Ferruccio e agli splendidi figli Matteo di 11 anni e Giulia di 7.
Un’esemplare donna di casa con la passione per la cucina, oltre che una fantastica moglie e madre. Casa ‘con mutuo ventennale’ conquistata dopo tantissimi sacrifici, con un onesto e non certo ricco lavoro come commessa del negozio Timberland del Centro commerciale Auchan. Folta chioma bionda e occhi intrisi di voglia di vivere, attimo per attimo, circondata dall’affetto e l’allegria dei suoi amici. Amici che lei stessa “attira”, inconsapevolmente, per la squisita predisposizione ai contatti umani; l’Amica ideale che chiunque vorrebbe avere per generosità, sincerità, disponibilità ad aiutare tutti a costo di sacrificare se stessa.
Un sorriso permanente che la contraddistingue durante le passeggiate ai corsi o sulle rive della spiaggia dell’aeronautica che frequenta. Insomma, una giovane 40enne che il buon Dio ha voluto regalare all’umanità. Una vita costellata anche di piccole soddisfazioni che servivano “a scaricare” le tensioni di tanti giorni d’intensa quotidianità; come ad esempio condividere la passione motociclistica insieme al marito. Una passione, però, resa “fatale” da un incidente stradale avvenuto il 15 giugno sul Raccordo Anulare di Roma, durante un raduno nazionale di moto cui partecipavano anche molti Brindisini.
Una mattinata destinata al ritrovo in Piazza San Pietro per ricevere – in 150.000 – la benedizione di Papa Francesco. Un saluto papale, però, “mortificato” dalla notizia dell’incidente rimbalzata da Agenzie, Tg e testate nazionali, che riguardava i nostri amici Fabiola e Ferruccio. Una tragicità dovuta a un’auto ferma al centro della corsia all’uscita di una galleria che il gruppo di moto ha cercato di evitare deviando la corsa fino a perdere il controllo. Una decina di mezzi coinvolti e i soli due, Fabiola e Ferruccio, con ferite gravi, trasportati in elicottero presso ospedali della città. Lui con alcune lesioni vertebrali giudicate guaribili nel tempo e Lei in coma con diverse lesioni e fratture.
Pochi giorni e la sentenza dei medici arriva come un colpo mortale al cuore di familiari, amici e parenti: una diagnosi poco rassicurante. Fabiola, dopo i primi urgentissimi interventi chirurgici per le gravi lesioni vertebrali, non potrà mai più riacquistare l’uso delle gambe e delle funzionalità del bacino. Niente più romantiche passeggiate o giri in moto col marito, niente più indipendenza nel compiere azioni comuni come lavarsi, vestirsi, nuotare, camminare. Gran parte della sua vita sconvolta ed una tanto amata casa non più adatta alle nuove esigenze. Fabiola ora si trova da circa due mesi al Centro riabilitativo di Imola in cui dovrebbe restare fino al prossimo Novembre.
L’amara storia potrebbe avere la sua fine qui se non fosse per alcune semplici e fredde ragioni di vita pratica. Dietro queste righe, c’è una decina di famiglie che ha visto avvicendare sui propri volti, litri di lacrime e sorrisi a 360° passando dalla disperazione del post incidente al rivedere aperti i bellissimi occhi di Fabiola su una sedia a rotelle, seppure piena di acciacchi e con qualche dente in meno. Queste famiglie, turnando, sono state costrette a procurarsi un appartamento a Imola per la necessaria assistenza quotidiana e quindi una “marea di spese” che diverrà uno “Tsunami di denaro da spendere” quando la nostra amica rimetterà piede a Brindisi. Naturalmente, le iniziative per far fronte alle necessità non sono mancate: magliette, gadget sono indossati da tantissimi amici o semplici cittadini che hanno voluto testimoniare la vicinanza alle sofferenze morali e materiali.
Ora quello che manca, però, è proprio un “sostegno concreto” per realizzare quelle “modifiche” che potrebbero agevolare “la vivibilità” di Fabiola e di conseguenza delle famiglie che l’assistono. Allo scopo, un gruppo di amici, attraverso l’apertura di un conto corrente a Lei intestato, vuole cercare quella “concretezza” negli animi e nei cuori di quanti la conoscono senza escludere aziende e istituzioni che desiderino partecipare ad aiutare l’amatissima Faby a ritrovare l’armonia e la serenità che caratterizzavano la sua vita prima dell’incidente. Un appello, questo, alla sensibilità di quanti vogliano regalare un sorriso ad una donna che si è sempre prodigata per chi le vuole bene, una donna che merita di ritrovare la propria felicità.
Spalluto Fabiola CC postale 001014798449 IBAN: IT23P0760115900001014798449