Aprile e gli altri ventotto: il giorno più lungo. Forse già oggi la sentenza

Potrebbe giungere a sentenza quest’oggi uno dei processi più controversi celebrati a Brindisi negli ultimi anni, quello nei confronti del leader dei Cobas, Bobo Aprile, e di altri ventotto imputati, quasi tutti disoccupati, che il 12 ottobre 2011 furono arrestati per aver bloccato nel marzo dello stesso anno i cancelli della ditta Monteco impedendo l’espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Controverso perché da un lato l’autorità giudiziaria contesta i reati di interruzione di pubblico servizio e violenza privata, dall’altro Aprile e gli altri imputati sottolineano come una forma di protesta – che era legata alla formazione all’epoca di un vero e proprio “comitato di disoccupati” – non possa essere punita con arresti. Dei 29 imputati odierni, 18 (tra cui lo stesso Aprile) finirono agli arresti domiciliari.

Gli altri imputati sono Cosimo Andriulo, 41 anni, Matteo Bellucci, 26 anni, Gianfranco Calignano, 24 anni, Valerio Calignano 48 anni, Antonio Carbone, 36 anni, Aldo Cigliola, 41 anni, Pierluigi Danese, 31 anni, Daniele De Leo, 31 anni, Antonio De Vita, 41 anni, Luigi De Vita, 47 anni, Francesco Di Presa, 32 anni, Alessio Ferraro, 29 anni, Vitantonio Fiaccone, 36 anni, Vito Grassi, 62 anni, Andrea Greco, 27 anni, Carlo Greco, 50 anni, Fabrizio Guttagliere, 26 anni, Samuel Miacola, 24 anni, Carmelo Nostro, 30 anni, Mauro Nani, 38 anni, Gianluca Prudentino, 43 anni, Domenico Romano, 47 anni, Marco Sansò, 33 anni, Massimo Simmini, 42 anni, Teodoro Stano 43 anni, Stefano Sunna, 36 anni, Franco Tafuro, 46 anni, Danilo Reho, 52 anni. In mattinata saranno ascoltati Bobo Aprile e l’ex assessore provinciale Enzo Ecclesie. Nel pomeriggio dovrebbero esserci la requisitoria e le arringhe difensive. Poi il Tribunale dovrà decidere se riunirsi o meno in camera di consiglio o rinviare a una udienza successiva.