L’imprenditore forse stroncato da una setticemia: ieri l’autopsia, oggi i funerali. La famiglia determinata a scoprire la verità

Nel giorno del dolore, quello dell’estremo saluto (i funerali si svolgeranno a Erchie oggi pomeriggio alle 15, presso la chiesa Madre) non si ferma la dignitosa battaglia della famiglia di Antonio Morleo per scoprire la verità. E soprattutto se la sua morte è stata provocata da errori o imperizia medica. Ieri la salma dell’imprenditore di Torre Santa Susanna, morto la scorsa settimana a 44 anni presso la clinica Mater Dei di Bari, è stata sottoposta ad esame autoptico disposto dalla procura del capoluogo pugliese.
La famiglia di Morleo, che ha lasciato moglie e due figli in tenera età, ha affidato all’avvocato Giuseppe Caforio e a due consulenti medici (Carlo Campobasso, titolare della cattedra di Medicina legale presso l’Università del Molise e il chirurgo Pasquale Ricci) l’incarico di far effettuare tutti gli accertamenti necessari per comprendere cosa è successo.
L’esito dell’esame autoptico sarà consegnato entro due mesi, ma da quello che si è riuscito a percepire è che la morte di Morleo sia stata provocata da una setticemia seguita a quattro diversi interventi chirurgici cui l’uomo era stato sottoposto dal 4 aprile, l’ultimo dei quali cinque ore prima della morte. Secondo quanto emerso non si trattava comunque di una situazione patologica che potesse far temere per la vita del paziente.
Presenti ieri alla Mater Dei, nelle ore del doloroso ulteriore supplizio cui la famiglia è stata sottoposta (l’autopsia) il padre Ottavio, già presidente dell’Avis comunale di Torre Santa Susanna, la moglie Santa e il suocero di Morleo, Franco Carrozzo, che a Erchie possiede una storica pizzeria.
Si ritroveranno oggi pomeriggio nel rito più triste, quello dei funerali. Ci saranno Erchie e Torre unite nel dolore, ma anche decine di amici provenienti da Brindisi e dal resto della provincia.