Usura, brindisini arrestati in un’operazione della guardia di finanza di Varese

I carabinieri e la Guardia di finanza di Varese hanno smantellato un’organizzazione responsabile di estorsioni a imprenditori, usura, corruzione e spaccio di stupefacenti. L’operazione, coordinata dal pm di Busto Arsizio Pasquale Addesso, ha portato all’arresto, in provincia di Varese, Como e Brindisi, di 17 persone in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip  (di cui 14  in carcere, 2 ai domiciliari e 1 all’obbligo di presentazione alla P.G.)  emesse nei confronti di appartenenti ad una compagine criminale, operante principalmente nel saronnese e nella bassa comasca. Le indagini, partite nel 2003, hanno fatto emergere l’esistenza di un «articolato sistema corruttivo di pubblici ufficiali collusi con imprenditori della zona ed esponenti della ‘ndrangheta calabrese disponibili ad intrattenere rapporti illeciti di reciproca convenienza».

L’operazione, condotta con il supporto del 3° Btg. CC Lombardia, di unità cinofile antisabotaggio e antidroga dei Nuclei Carabinieri di Orio al Serio (BG) e Casatenovo (LC), di un velivolo del 2° Nucleo Elicotteri di Orio al Serio (BG), conclude una complessa indagine coordinata dal Procuratore  Capo di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana, e diretta dal Sost. Proc. Pasquale Addesso, avviata dalla Compagnia Carabinieri di Saronno nel gennaio del 2013, che ha permesso di individuare le responsabilità di una banda dedita alle estorsioni in danno di imprenditori, all’usura, alla corruzione e al falso in atto pubblico, allo spaccio di stupefacenti.

Attraverso illecite operazioni societarie e finanziarie realizzate grazie al supporto di alcuni professionisti, alcuni degli indagati avrebbero anche sottratto all’erario beni e capitali e neutralizzato azioni esecutive, maturando un debito verso il fisco per oltre 5,5 milioni di euro.