Nuovo arresto per il poliziotto brindisino: coinvolto nel maxi-blitz di Varese

C’è nuovamente il poliziotto brindisino Cosimo Bersano, 53 anni, tra le 17 persone arrestate (tra cui quattro agenti della polizia) dai carabinieri di Saronno e dai militari della Guardia di Finanza di Varese, che hanno smantellato un’organizzazione radicata nel basso Varesotto. Secondo le ricostruzioni, i poliziotti, accusati di corruzione aggravata e falso, in cambio di somme di denaro sino a 10 mila euro e della disponibilita’ di case e auto si erano messi a disposizione di due imprenditori, i fratelli Emanuele e Gianfranco Sozzi, anche loro arrestati, titolari di un’azienda di elettrodomestici di Gorla Minore, la Gisowatt. L’operazione ha portato inoltre all’arresto di un pregiudicato con legami con la ‘ndrangheta, Roberto Tripepi, accusato di usura ed estorsione.

I quattro poliziotti, tre dei quali attualmente in servizio all’aeroporto di Malpensa e nelle Questure di Varese e Como e Bersano trasferito a Brindisi, avrebbero offerto una ‘corsia privilegiata’ a cittadini stranieri per ottenere permessi di soggiorno. Avrebbero inoltre omesso di controllare alcuni passeggeri in partenza dallo scalo, che probabilmente trasportavano illecitamente all’estero somme di denaro. Grazie al legame con Roberto Tripepi, i titolari dell’azienda ottenevano protezione ed evitavano di subire estorsioni da parte di organizzazioni criminali radicate nella zona. Tripepi chiedeva in cambio ‘favori’, ottenendo attraverso gli imprenditori informazioni riservate fornite dagli agenti di polizia arrestati.

Il 3 maggio scorso Bersano (foto) era stato arrestato a Brindisi perché dal 2011 sino ai giorni scorsi avrebbe venduto informazioni riservate ricavate dalle banche dati delle forze dell’ordine a un’agenzia di recupero crediti di Como Il poliziotto avrebbe fornito sino a cinque informazioni al giorno e sarebbe stato pagato sino a 40-50 euro per ognuno dei dati riservati forniti, con un guadagno che poteva arrivare sino a 250 euro giornaliere. Le notizie venivano utilizzate per le attività di recupero crediti e altre indagini private. Bersano è accusato di corruzione e divulgazione di segreto d’ufficio, identiche contestazioni mosse a un quarantenne titolare di una agenzia di recupero crediti. Ora la nuova vicenda giuziaria.