Cinque brindisini sono stati arrestati questa mattina all’alba dagli agenti della sezione antirapina della Squadra Mobile di Brindisi con la collaborazione della Squadra Mobile di Parma: si tratta di Davide Pepe, 25 anni, Nicola Iurlo (20), Vincenzo Trono classe 29, e Giovanni Antico (30 anni) tutti già noti alle forze dell’ordine e residenti a Brindisi, nonché il brindisino residente in Emilia Girolamo Andrea Diodicibusclasse, di 29 anni. Ai cinque è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Parma Sarli su richiesta del P.M. Dal Monte.
Le accuse nei confronti dei primi due sono di rapina aggravata e sequestro di persona in concorso con il brindisino emigrato, mentre agli altri due sono contestati i reati di furto aggravato e ricettazione di un’auto da utilizzare per un progetto criminoso a Parma, mai portato a termine.
I fatti contestati risalgono allo scorso febbraio quando Iurlo, insieme ad altro noto pregiudicato brindisino, al momento sottrattosi alla cattura, e Pepe,, con la complicità del Diodicibus, si presentarono presso la gioielleria “Valenti”, a Parma, e sotto la minaccia delle armi portavano a termine una violenta rapina, immobilizzando e sequestrando i titolari dell’esercizio.
Gli stessi malviventi, per farsi consegnare il denaro, non esitarono a malmenare selvaggiamente i titolari della gioielleria.
Dopo aver portato via diverso materiale in oro, per un valore di circa un milione di euro, i tre fuggirono, dileguandosi immediatamente, non prima di essere immortalati da alcune videocamere di sorveglianza.
Le indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Parma, da un lato, consentirono l’immediata individuazione delle impronte di uno degli autori materiali del colpo, Nicola Iurlo mentre dall’altro, il costante e continuo raccordo investigativo con il personale della Squadra Mobile di Brindisi, ha permesso la successiva individuazione di uno degli altri complici, quello che al momento si sarebbe reso irreperibile, grazie anche al riconoscimento visivo effettuato sulle immagini trasmesse.
Il prosieguo delle indagini ha consentito agli investigatori emiliani di identificare anche il terzo complice, nonché di far luce su un altro episodio criminoso avvenuto sempre nel febbraio scorso in cui Antico e Trono, con la complicità di Diodicibus e di un altro personaggio di Parma, si appropriarono di un registratore di cassa di un supermercato e progettarono la commissione di un’altra rapina da compiere con un’ autovettura rubata.
Davide Pepe, proprio qualche settimana fa, fu vittima di un misterioso agguato, avvenuto nel quartiere S.Elia, in cui fu raggiunto da alcuni colpi di fucile che lo ferirono solo di striscio; la sera dopo l’agguato, vennero esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del civico 29 di Via Cellini, luogo noto poiché dimora di numerosissimi pregiudicati. Non si esclude che i due episodi fossero legati tra loro, motivo per cui, si è ritenuto di accelerare la conclusione delle indagini.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Brindisi.
(nelle foto dall’alto in senso orario, Iurlo, Pepe e Trono)