La sentenza d’Appello contro il killer di Melissa & delle altre: non si aspettano sorprese

Non dovrebbero esserci sorprese oggi: la Corte d’assise d’Appello di Lecce è chiamata a emettere la sentenza nei confronti di Giovanni Vantaggiato, lo stragista del Morvillo Falcone condannato già in primo grado all’ergastolo per la morte della sedicenne Melissa Bassi e il ferimento di altre nove persone tra studenti e passanti.

Nell’udienza del 5 maggio scorso la Corte di Assise d’appello rigettò la richiesta della difesa di sottoporre l’imputato ad una perizia psichiatrica.

Questa mattina nell’aula bunker del carcere Borgo San Nicola di Lecce, prima della camera di consiglio si discuterà della sussistenza dell’aggravante della finalità terroristica. Proprio tale aggravante comportò lo spostamento dell’inchiesta dalla competenza della procura di Brindisi a quella della Dda di Lecce. Al riconoscimento di tale aggravante è condizionato l’accesso al Fondo per le vittime di terrorismo per le persone ferite nell’attentato. Se non venisse riconosciuta, non cambierebbe l’entità della pena ma il trattamento carcerario cui verrebbe sottoposto Vantaggiato.

Nella sentenza di primo grado, davanti alla Corte d’assise di Brindisi, Vantaggiato venne condannato all’ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno a Vantaggiato e stabilito un risarcimento danni di 400mila euro ciascuno per i genitori di Melissa, di 200mila euro ciascuno per le cinque ragazze ferite in modo più grave, 200mila euro per la Regione Puglia e 100mila per una sesta ragazza ferita. I genitori di Melissa dichiararono che il denaro verrà devoluto in beneficenza. I giudici della Corte d’Assise, inoltre, riconobbero, così come chiesto dall’accusa, l’aggravante della finalità terroristica al reato di strage di cui era imputato Giovanni Vantaggiato.

(La foto è tratta dalla Gazzetta del Mezzogiorno)