Un cane, una meticcia di taglia media, utilizzato da due studentesse, una delle quali leccese, per rendere più particolari le loro prestazioni sessuali a pagamento.
Le due studentesse offrivano sesso in una casa in affitto a Perugia, a clienti facoltosi, aggiungendo se richiesto l’intervento extra (al costo di 100 euro) del cane di una delle due (la milanese) addestrato nell’arte del sesso orale.
La segnalazione era giunta alcune settimane fa al telefono amico di Aidaa, Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente. Lo stesso presidente Lorenzo Croce, che da anni si batte per far diventare reato la pratica del sesso con animali anche a livello europeo, ha contattato le due studentesse, spacciandosi per un imprenditore di passaggio a Perugia.
Dopo le insistenze dell’interlocutore hanno accettato di avere un rapporto a tre (con loro due più il cane al modico prezzo di 500 euro).
Da qui la decisione di Aidaa di rendere pubblico l’episodio.
Le due ragazze sono state immediatamente cacciate dalla casa dalla proprietaria esterrefatta.
“Ora stiamo ricostruendo il giro dei clienti, in modo da poterli denunciare tutti, prostitute e clienti, per il reato di maltrattamento del cane ai sensi dell’articolo 544 del codice penale”, spiega il presidente di Aidaa. Le due ragazze hanno 24 e 26 anni.