Lo sconosciuto aveva abiti italiani: è morto annegato

Gli abiti indossati sono di marca italiana e dunque, con buona probabilità, l’uomo trovato cadavere nel porto di Brindisi potrebbe essere italiano: è l’unico elemento utile che emerge in queste ore per cercare di risalire all’identità del misterioso uomo ripescato mercoledì sera nelle acque del porto interno.

L’esame autoptico, effettuato oggi pomeriggio dal medico legale Antonio Carusi, ha confermato la sensazione che si era avuta dopo la prima ispezione cadaverica, ossia che si trattava di un annegamento, senza alcun segno di violenza.

Confermato anche l’orario del decesso, avvenuto intorno alle 17 di mercoledì. Il cadavere è rimasto in acqua dunque solo tre ore e quindi è scontato che la morte sia avvenuta in quello stesso specchio d’acqua del porto interno: la scarsa corrente marina infatti avrebbe consentito di galleggiare per poche centinaia di metri.

Ciò che più sconvolge è la circostanza che ormai a oltre tre giorni da quella tragedia, nessuno si sia fatto avanti per identificare quel corpo. La capitaneria di porto ha esaminato tutti i casi di sparizione denunciati negli ultimi mesi, ma senza trovare alcun riscontro. Si attende che qualcuno, magari riconoscendo la foto che, a questo scopo e su richiesta dell’autorità giudiziaria, viene riproposta, metta fine al giallo e doni a questo pover’uomo qualche lacrima e una degna sepoltura.