Convenzione Asl, la Finanza indaga sull’Avis provinciale di Brindisi

C’è un’inchiesta giudiziaria che corre parallelamente all’interruzione della convenzione tra Asl di Brindisi e Avis provinciale per la raccolta di sangue: il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza ha effettuato una perquisizione negli uffici dell’Associazione di volontariato che ha sede in una palazzina dell’ex ospedale “Di Summa” alla ricerca di documentazione cartacea e informatica.

L’indagine sarebbe partita sulla scorta della denuncia presentata da un’altra associazione di volontariato che si occupa della raccolta del sangue e che opera in provincia di Brindisi.

L’Avis, grazie alla convenzione con la Asl, assicurava 250 sacche settimanali di sangue, 12.500 all’anno, con l’apporto di 8.300 soci in tutta la provincia di Brindisi. Per ognuna delle sacche consegnate, l’Avis (che in provincia di Brindisi ha 20 sezioni) percepiva circa 35 euro.

Non è dato di sapere, per ora, se la sospensione della convenzione sia legata o meno allo svolgimento dell’indagine giudiziaria. Di certo c’è che il 23 aprile scorso il il Crat, il coordinamento regionale per le attività trasfusionali, aveva clamorosamente revocato la vecchia convenzione mettendo di fatto in ginocchio la fornitura di sangue in provincia di Brindisi e costringendo in più occasioni la Asl a pubblici appelli ai donatori per la raccolta.