All’ospedale Perrino di Brindisi stanno arrivando in questi minuti alcuni profughi, soprattutto donne e bambini, che necessitano di cure. Ma i sanitari del pronto soccorso sono in grandi difficoltà perché in assenza di un interprete le mamme non possono essere informate delle condizioni dei bambini. Un neonato di appena due settimane è stato ricoverato per una forma di ittero molto seria, ma i medici non riescono a spiegarlo alla madre e soprattutto non si sa dove far alloggiare la donna. Altri bambini potrebbero essere ricoverati nelle prossime ore. E c’è un altro problema, non essendo identificati, i profughi vengono “catalogati” provvisoriamente con dei numeri che però non possono essere inseriti nel sistema di accettazione informatico dell’ospedale Perrino.
(Foto Tasco)