“Raggi alle microonde sparati contro la villetta di Casalini”: l’assessore regionale meglio di Guerre stellari

di GIANMARCO DI NAPOLI

Secondo l’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli, i misteriosi incendi di Casalini potrebbero essere provocati da qualcuno che spara, volontariamente, “microonde” contro l’abitazione della famiglia Bufano. Probabilmente – sempre secondo Caroli – è la stessa tecnica usata da un altro misterioso killer tecnologico appostato tra la case di Canneto, in Sicilia. L’estemporanea e come minimo fantascientifica ipotesi formulata da Caroli (che normalmente è uomo concreto, con decenni di sindacato alle spalle) scuote il salone della parrocchia di Casalini, laddove Biagio Bufano, il carpentiere che da mesi ha abbandonato insieme alla famiglia la sua villetta dopo i misteriosi incendi, aveva accolto Nino Pezzino, protagonista della vicenda di Canneto, per certi versi analoga anche se con conseguenze molto più devastanti.
In platea un centinaio di abitanti della frazione di Cisternino, accorsi per ascoltare il racconto di Pezzino e i rinnovati timori di Biagio, nonché le, come al solito, rassicuranti parole del sindaco Donato Baccaro, sin dal primo momento equilibrato e prudente nell’affrontare una situazione delicata e nella quale eccessivi allarmismi, ma anche scetticismi, sarebbero stati quelli sì esplosivi.
Era andato tutto secondo copione, con il Padrenostro recitato in apertura dal parroco di colore della piccola comunità di Casalini, i saluti di Bufano, emozionato per la presenza di Pezzino che arriva da Canneto di Caronia, provincia di Messina.
“Una puzza di bruciato particolare, gli incendi che si sviluppano negli angoli della casa: non sono un tecnico ma io sono convinto che qui a Casalini avvengano gli stessi fenomeni che sono avvenuti a Canneto”: aveva spiegato Nino Pezzino, vittima con la sua famiglia di episodi tuttora inspiegabili.
Pezzino ricambia la visita che Bufano gli ha fatto qualche settimana fa dopo che a Canneto, nello scorso mese di luglio, il fuoco è tornato a squarciare la serenità della sua famiglia. La casa si è bruciata, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli si è recato sul posto per cercare di capire. Senza riuscire a trovare risposte.
È una sorta di “gemellaggio” tra Canneto e Casalini che Pezzino condisce con alcuni particolari che ricordano vagamente una canzone di Daniele Silvestri: “Abbiamo lo stesso patrono, San Nicola e sia io che Biagio viviamo nei pressi di una farmacia”.
A Casalini, frazione di Cisternino, sulla strada che conduce a Ostuni, gli episodi da qualche mese si sono attenuati, anche se la villetta della famiglia Bufano non è più abitata ed è costantemente monitorata da telecamere collocate in tutte le stanze. La procura di Brindisi ha aperto un fascicolo nel quale però gli elementi sono pochi anche perché né l’Arpa né i vigili del fuoco hanno rilevato alcuna irregolarità in tema di carichi elettrici o di onde magnetiche. Esclusa con certezza qualsiasi tipo di “influenza” del ripetitore della Wind collocato proprio sopra l’abitazione di Bufano.
Nel salone della parrocchia di Casalini, dove sin dal primo momento si sono svolte queste assemblee pubbliche convocate da Bufano, l’affluenza non è certo quella dei primi giorni. Ma l’interesse e la preoccupazioni rimangono, così come anche il monitoraggio delle istituzioni. A confermarlo la presenza del sindaco di Cisternino, Donato Baccaro e dunque dell’invitato d’eccezione, l’assessore Caroli, cistranese doc.
“Le istituzioni – spiega Baccaro – sono presenti e affiancano la comunità. Con grande prudenza però, cercando di sollecitare gli enti e le persone che hanno la competenza tecnica per effettuare i controlli”.
Molto più emotivamente coinvolto pare subito Caroli il quale spiega che doveva essere a Taranto per la vicenda dell’Ilva, dove è morto un altro poveraccio. E invece ha preferito essere presente nella sua comunità: “Mai avrei immaginato di toccare questo tipo di disperazione”, spiega quasi commosso. Ma ecco che avviene l’imprevisto.
Dopo che nessuno tra tecnici, scienziati e nemmeno gli stessi protagonisti della vicenda si sono avventurati in ipotesi sulle cause degli incendi, l’assessore regionale al Lavoro fornisce la sua personale (e originale) spiegazione degli eventi.
“Ma cosa succede a Canneto e cosa avviene a Casalini?”, si chiede Caroli. “Sia Pezzino che Bufano parlano di campi magnetici, di qualcosa di misterioso che si concentra sulle abitazioni. Di qualcosa che le “autorità” conoscono bene e non possono rivelare. Si fanno forza a vicenda e ora le esperienze siciliane possono ispirare anche le scelte di Bufano”.
Quindi la stoccata finale: “Non credo in fenomeni paranormali. Ma penso che esista una fonte che provoca queste microonde e le orienta. E non è lontana. Secondo me c’è qualcosa o qualcuno che a pochi metri di distanza ha imparato a usarle. A provocare volutamente gli incendi. Ma in attesa che la procura scopra la verità dobbiamo pensare alla salute dei famigliari di Bufano. È necessario uno screening che consenta di appurare che nel breve e nel lungo periodo non ci sia nulla. Poi la procura racconterà la verità”.
Convinto lui. Certo è che le parole di Caroli aprono nuovi scenari perché pronunciate non da uno qualunque, ma da un assessore regionale. Chi sarà colui il quale spara raggi in grado di incendiare l’interno della villetta di Bufano? E perché? Nel salone della parrocchia tutti all’improvviso sembrano guardarsi con una piccola dose di sospetto. L’incendiario spara-raggi potrebbe esser proprio in quella stanza e magari ha anche recitato il Padrenostro con tutti gli altri. Poi squilla un telefonino con la suoneria del gallo. A ricordare che qua la gente domani all’alba è già nei campi e versare sudor e fatica. Dell’attentatore al microonde magari si riparlerà domani, ma all’ora di cena.

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