Dieci mesi di reclusione, pena sospesa: questa la condanna pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Brindisi nei confronti del sindacalista Bobo Aprile, a fronte di una richiesta del pm di un anno e mezzo di reclusione. Tutti i 29 imputati sono stati condannati a pene comprese tra i cinque mesi e i due anni di reclusione nel processo per un blocco non autorizzato davanti ai cancelli della ditta Monteco di Brindisi.
Gli altri imputati facevano in quel periodo parte di un comitato di disoccupati che lamentava oltre all’assenza di lavoro il fatto che l’azienda in questione avesse assunto per alcuni periodi personale proveniente da Lecce e non da Brindisi.
Alla ditta Monteco, costituitasi parte civile, è stato riconosciuto un risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede. I fatti in questione risalgono all’1 e 2 marzo del 2011.
Questa la nota diffusa poco fa da Bobo Aprile:
“Una condanna esemplare che vuole rappresentare un monito a chi vuole protestare per i propri diritti. Invece di condannare la Monteco per le assunzioni irregolari e clientelari effettuate in quei mesi, provenienti da Campi Salentina, si condanna chi si è opposto a questo scempio.
Le nostre denunce agli Enti Preposti per tante irregolarità sul problema della sicurezza dei mezzi Monteco, degli ambienti di lavoro, non sono mai arrivati invece a buon fine.
Così come i tanti processi per tumore dovuti all’amianto e per gli impianti nocivi degli impianti industriali non hanno mai trovato un colpevole da parte della magistratura , che li ha sempre assolti.
Chi ammazza viene assolto e chi lotta contro la fame per lavorare come precario per qualche mese viene condannato.
Il vero significato di questa condanna è quello di lanciare un messaggio alla intera popolazione di non protestare per nessun motivo, altrimenti si può essere condannati come quelli che hanno bloccato la Monteco.
Vogliamo ricordare che la lotta per far lavorare cittadini brindisini il Sindacato Cobas l’aveva già vinta nel 2011.
L’allora Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti chiede ed ottiene dalla Monteco che i cosiddetti precari devono essere assunti del territorio.
Addirittura dopo questa clausola di salvaguardia occupazionale viene inserita nel capitolato d’appalto. All’uscita del tribunale dopo i diversi commenti sulla sentenza i presenti hanno deciso di riunirsi per Venerdì 3 Ottobre alle ore 18 presso la sede Cobas di via Appia 64 .
La proposta è quella di organizzare una grande manifestazione cittadina per il diritto al lavoro , ad un ambiente bonificato, alla possibilità di mettere un piatto in tavola a mezzogiorno per i propri figli”.