Animali allevati in un lager: blitz del Corpo forestale

Il personale del Corpo forestale dello Stato del Comando Stazione di Brindisi è intervenuto in località “Marrazza”, in agro di Brindisi dove, nascosto all’interno del parco macchine di un’impresa agricola, è stato scoperto un allevamento presso il quale erano detenuti abusivamente animali totalmente sconosciuto alla ASL del Servizio Veterinario.

Il Corpo Forestale, con l’ausilio dei medici del Servizio Veterinario Sanità Animale della ASL di Brindisi, ha riscontrato la presenza di alcuni suini adulti e un bovino maschio di dieci mesi detenuti all’interno di ricoveri precari e fatiscenti, del tutto inidonei a garantire le minime condizioni di benessere animale.
I suini, privi di contrassegni identificativi, erano chiusi all’interno di un angusto manufatto in muratura con piccole feritoie insufficienti ad assicurare la giusta areazione e illuminazione degli spazi vitali, privo di contenitori atti alla loro alimentazione. Il mangime veniva cosparso direttamente sul pavimento frammisto alle deiezioni, che venivano sversate illecitamente in un canale di scolo delle acque meteoriche al servizio dei terreni agricoli adiacenti.
Allo stesso modo un bovino era detenuto all’interno di un box attrezzato con rottami metallici arrugginiti, a diretto contatto con una sovrabbondante presenza di deiezioni che occupavano tutto lo spazio a disposizione dell’animale, il quale viveva sui suoi stessi effluenti con gravi difficoltà di movimento.
In considerazione delle gravi condizioni in cui versavano gli animali in allevamento, nonché per le illecite modalità di smaltimento dei reflui zootecnici, si è proceduto al sequestro penale degli animali e dei manufatti interessati. Su indicazione degli stessi veterinari, gli animali sono stati affidati alle cure e alla custodia di un allevatore autorizzato della provincia di Brindisi.
L’allevatore abusivo è stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili, produttive di gravi sofferenze e scarico illecito sul suolo di effluenti zootecnici, per cui ora rischia la confisca degli animali, la pena dell’arresto fino ad un anno o un’ ammenda da 1000 a 10.000 Euro, nonché l’arresto fino a tre anni per il divieto di scarico degli effluenti zootecnici sul suolo.