Sono dodici le persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare (10 in carcere, due ai domiciliari) spiccata dal tribunale di Brindisi per l’affare “fotovoltaico selvaggio”, che militari della Guardia di Finanza, del Noe e della Forestale stanno notificando in queste ore ad altrettanti indagati su tutto il territorio nazionale. Nel mirino della magistratura brindisina alcuni imprenditori del settore fotovoltaico, tutti accusati di abusivismo edilizio, percezione indebita di finanziamenti pubblici e truffa ai danni dello Stato per diversi milioni di euro. Gli indagati avrebbero attuato il solito sistema che da almeno due anni ha portato, soprattutto in Puglia, ad altre decine di arresti e sequestri fotocopia: realizzare enormi parchi fotovoltaici da svariati megawatt di potenza senza la necessaria autorizzazione regionale, frazionandoli in tanti piccoli impianti di potenza inferiore a un megawatt. Ognuno di questi piccoli impianti, per i quali è invece richiesta una banale Dichiarazione di inizio attività, vengono realizzati uno accanto all’altro da tante società diverse, le quali, in realtà fanno capo alle stesse persone. Un gioco di prestigio che la magistratura ha ormai svelato da tempo e che questa mattina ha portato all’ennesima ondata di arresti.