L’Authority: “L’incendio in un’area a disposizione di tutte le compagnie”

 

Questa la nota dell’Autorità portuale sull’incendio al semirimorchio avvenuto sabato mattina.

 “L’Autorità ritiene necessario replicare alle varie affermazioni, sia di rappresentanti istituzionali che di alcuni operatori portuali, riportate da vari organi di informazione.

In particolare una prima risposta deve essere fornita al Sig. Sindaco della Città relativamente all’affermazione fuorviante concernente l’assenza di estintori nell’area di parcheggio in questione.

Al riguardo, si ritiene necessario rappresentare che l’area di sosta dei trailers, ricavata da questa Autorità nella zona portuale in questione, fruita liberamente dalle varie imprese portuali locali per la temporanea sosta di trailers in attesa di imbarco o sbarcati dalle navi traghetto e ror-ro che scalano il nostro porto, non rientra tra le fattispecie disciplinate dal D.P.R. n. 151 del 2011, recante disposizioni in materia di prevenzione incendi, non essendo equiparabile alle autorimesse di cui al punto 75 dell’allegato 1 né ad altre fattispecie riportate nell’atto normativo citato. Ciò è quanto accade del resto anche per tutti gli altri parcheggi pubblici, all’aperto e a raso, presenti in molte zone della stessa Città (es. parcheggio esterno all’Ospedale civile, parcheggio dello Stadio comunale, di quello limitrofo al Palazzetto dello sport o di quello di Via del Mare). Ma d’altronde, in caso diverso, non si comprenderebbe come mai tutte le strade cittadine interessate dalla sosta di veicoli non siano debitamente attrezzate sotto il profilo antincendio. Certamente, tutto questo può essere considerato solo in caso di una visione delle questioni che non risponda a logiche francamente demagogiche, buone solo a continuare nell’azione volta a screditare l’organizzazione del nostro porto e dell’Ente che, insieme con le altre Amministrazioni, ne cura la gestione, anche sotto l’aspetto della sicurezza, dellevarie attività che ivi si svolgono.

A differenza quindi delle altre zone del territorio cittadino, il porto, al contrario, può contare da diversi anni (all’incirca dagli inizi degli anni 40) di un sistema antincendio portuale, recepito nei vari Piani locali Antincendio elaborati dalla locale Autorità marittima in forza delle disposizioni di cui alla legge n. 690 del 1940 che, tra l’altro, per i porti di 2 categoria quale quello brindisino, stabilisce l’obbligo della presenza di un Distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco. Le eventuali emergenze, come ad esempio quella verificatasi lo scorso sabato, vengono dalla legge affidate al coordinamento del Comandante del Porto ed alla direzione tecnica/operativa del Comandante dei Vigili del Fuoco. Ciò è proprio quanto è stato posto in essere durante l’emergenza verificatasi sabato scorso. Nella fattispecie anche l’Autorità portuale ha fornito il proprio supporto operativo sotto il profilo del controllo delle aree, facendo intervenire pattuglie aggiuntive della security portuale oltre che proprio personale, mantenendo continui contatti con la locale Capitaneria di Porto che, come detto, ha il coordinamento delle operazioni nei casi di cui si tratta.

Si ritiene necessario altresì spendere qualche parola, anche al fine di evitare il consolidarsi di una visione distorta e catastrofica, per quello che concerne la presenza all’ormeggio al molo Coperoildi una nave gasiera. Nell’immediatezza dell’evento, il personale di quel terminal è stato prontamente avvisato da personale di questa Autorità affinchè si predisponessero le azioni necessarie per un eventuale ordine di interruzione della discarica ed disormeggio della nave; ordine che non sarebbe che potuto venire dal Comando del porto in coordinamento con i Vigili del Fuoco e che, nella fattispecie, correttamente, non è stato impartito poiché non si è mai concretizzato alcun pericolo per l’unità gasiera, posta ad oltre 300 metri di distanza dal punto dell’incendio. E’ appena il caso di rappresentare come quel terminal, su impulso di questa Autorità, ha recentemente incrementato il proprio gradiente di sicurezza, sottoposto anche al collaudo della Commissione prevista dall’art. 48 Reg. Nav. Mar., con la collocazione in banchina di bitte con gancio a scocco comandate a distanza, con l’installazione di un ulteriore monitore antincendio fisso ed un rilevatore di scariche atmosferiche.

Un’altra considerazione è doverosa: le aree portuali di Brindisi sono state recentemente sottoposte ad approfondite valutazioni nei termini previsti dal D.M. n. 293 del 2001, recante disposizioni in materia di rischi di incidenti rilevanti di cui alla normativa principale discendente dal D. Lgs. n. 334 del 1999. Ciò, dopo oltre un anno di lavoro e 4 Conferenze dei Servizi, ha condotto all’approvazione del Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale, disponibile anche sul sito web di questa Autorità.

L’ultima precisazione riguarda le affermazioni del dottor Teo Titi che si spinge ad affermare che questa Autorità avrebbe realizzato il parcheggio in questione al fine di porlo a disposizione gratuitamente della Compagnia di navigazione facente capo al gruppo Grimaldi. Tale affermazione, ovviamente non rispondente al vero e della quale sfuggono le ragioni recondite che hanno spinto l’operatore portuale verso detta asserzione, risulta gravemente lesiva sia della verità dei fatti che dell’immagine di questo scalo marittimo e di questa Autorità. E’ appena il caso di ricordare che anche quando la Compagnia Grimaldi non scalava questo porto, dei parcheggi realizzati a Costa Morena ne hanno fruito tutte le Compagnie di Navigazione e gli autisti di TIR che erano in linea con questo porto, anzi, più correttamente, ne hanno fruito le imprese portuali incaricate dalle Compagnie o dai clienti di movimentare i trailers destinati all’imbarco o sbarcati da navi traghetto e ro-ro. Tale fruizione è sempre stata gratuita, sia allora che adesso.

L’area di parcheggio specificatamente interessata dall’evento è stata recentemente ricavata in considerazione dell’accresciuto numero di mezzi (trailers e Tir) che vengono movimentati in questo porto e della necessità di evitare che i mezzi pesanti occupino le aree portuali di Costa morena ovest in misura tale da saturarne le capacità, sottraendo quindi i necessari spazi di sosta per le autovetture dei passeggeri.

Tanto si ritiene necessario ed opportuno riferire a codesti Organi di Stampa al fine di ripristinare una corretta informazione in favore della cittadinanza e degli operatori marittimi tutti.

Ulteriori valutazioni per eventuali azioni finalizzate alla tutela dell’immagine di questa Autorità sono al vaglio di chi di competenza”.