Così come si era sospettato sin dal primo momento, l’attentato al sindaco Mimmo Consales è il frutto del gesto di uno sconsiderato. L’uomo che ha dato fuoco all’auto del primo cittadino, parcheggiata in viale Belgio, al rione Bozzano, è un disoccupato di 39 anni, Alessandro D’Errico. L’attentatore, rintracciato dalla polizia, ha ammesso di essere stato lui a dare fuoco alla Ford Kuga la sera del 3 novembre scorso.
Era stato individuato grazie alle immagine registrate da alcune telecamere a circuito chiuso della zona: quella notte aveva agito con una felpa, un paio di jeans e le scarpe da tennis.
I poliziotti della Digos sono risaliti a lui questa mattina ed essendo trascorsa la flagranza di reato non hanno potuto fare scattare le manette. Anche perché D’Errico, in lacrime, ha confessato. Nell’armadio sono stati trovati quegli indumenti. In quella casa vive con la moglie e tre figli.
“Mi aveva promesso un lavoro e di darmi una mano per mio figlio che è malato. Gli avevo lasciato anche la sua cartella clinica che non mi ha più restituito. L’avevo anche aiutato durante la campagna elettorale trovandogli la sede per il comitato al rione Sant’Elia”.
D’Errico sostiene che quella sera voleva solo danneggiargli una gomma. Aveva appoggiato sullo pneumatico pezzi di carta e di buste raccolte davanti al vicino supermercato. Ma poi – a suo dire – l’incendio aveva avvolto tutta la vettura.
Proprio oggi l’uomo doveva essere processato con rito direttissimo per il furto di un paio di scarpe presso Decathlon.
Ora il pm Savina Toscani deciderà se indagarlo a piede libero o chiedere nei suoi confronti l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare.