di GIANMARCO DI NAPOLI
“Progetto di fluidificazione del traffico sugli incroci semaforizzati”: 32.241 euro. “Progetto di viabilità dei quartieri Cappuccini-Commenda”: 44.482 euro. In totale poco meno di 80 mila euro che il Comune di Brindisi sta sborsando su determine del settore Trasporti e firmate dall’architetto Carlo Cioffi.
Quale sia stato l’obiettivo raggiunto con questi studi così ben remunerati non è dato di saperlo perché apparentemente nulla è cambiato relativamente agli impianti semaforici, che anzi vanno sempre più spesso in tilt, né ci sono stati benefici evidenti nella circolazione dei due quartieri sopra menzionati.
Ma quel che appare ancor più singolare è che la spartizione dei compensi non viene comunicata dal Comune: i nomi di dirigenti e tecnici che hanno partecipato ai progetti e che si dividono gli 80 mila euro vengono coperti con “xxx” in applicazione di una legge sulla privacy che non sappiamo quanto valga in questo caso visto che si tratta di denaro pubblico, di nostri soldi, per i quali pretendiamo di sapere usi, costumi e destinatari.
Il settore Trasporti è quello che ha già redatto il piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti semaforici della città di Brindisi. Un appalto da 489 mila euro per tre anni che dovrebbe garantire il perfetto uso dei semafori. I quali invece vanno continuamente in tilt: uno su tutti, quello di via Provinciale San Vito, rotto una settimana sì e l’altra pure.
Lo stesso settore Trasporti dunque ha provveduto a redigere questo famoso “Progetto di fluidificazione del traffico sugli incroci semaforizzati” che dovrebbe portare a questi risultati: “messa in sicurezza di tutte le intersezioni semaforizzate (?)”, riorganizzazione della circolazione, regolare i “flussi di attraversamento”. Ma soprattutto “l’individuazione delle fonti di insicurezza della strada attraverso due procedimenti paralleli che, dal confronto dei risultati delle precedenti analisi, consentissero di desumere le proposte di intervento per il miglioramento della sicurezza e, precisamente, mediante l’analisi disaggregata dei dati di incidentalità, correlata con i flussi di traffico, e l’analisi di sicurezza delle strade”. Vi lasciamo tutto il tempo per rileggere.
Ora, considerato che tutto quanto di cui sopra è un progetto, ci si aspetta di capire a quali conclusioni e soprattutto benefici abbia portato. Intanto il Comune ha passato la pratica all’ufficio stipendi per la liquidazione delle somme per complessivi 32 mila euro. Undici i tecnici che riceveranno un compenso che va da poco più di 14 mila euro a 515 euro. I nomi, come detto – nonostante siano soldi pubblici – il Comune li ha sostituiti con una serie di “x”.
Veniamo all’altra determina, quella dello studio per migliorare la situazione del traffico nei quartieri Cappuccini e Commenda. Non vi stiamo a riportare tutta la pappardella indicata nel provvedimento che potrete tranquillamente andare a consultare nell’albo pretorio. Vi diciamo solo che le conclusioni cui gli esperti sono giunti è che “si è constata e affrontata l’oggettiva difficoltà di transito con necessità di evitare le strade di maggior traffico, decongestionando i flussi veicolari al fine di migliorare la viabilità dei quartieri considerati”. Una bella scoperta, no?
Spesa totale a carico del Comune oltre 44 mila euro. Anche qui undici nomi oscurati per la rivendicata privacy su denaro pubblico, con compensi che vanno da 19 mila euro a 711. Anche qui la pratica è stata istruita dall’architetto Cioffi.
Un ultimo aspetto va considerato. Le “determine” sono atti immediatamente esecutivi adottati dal dirigente di un ufficio e non passano dunque sul tavolo del sindaco, della giunta o del Consiglio comunale. Per questo, forse occorrerebbe un’attività di controllo sistematica che spesso sembra non esistere. Chissà quanti progetti e quante determine meriterebbero di essere vagliate prima di finire all’ufficio stipendi.