Il comandante dei vigili urbani di Oria, in provincia di Brindisi, ha inflitto due multe per divieto di sosta al figlio il quale, goliardicamente, l’ultima volta, ha deciso di pagare l’importo del verbale rompendo il salvadanaio e consegnando 87 euro in monete da un euro.
Quando ha notato il furgone del figlio Sandro parcheggiato in modo irregolare nei pressi di una chiesa dove il giovane, di professione fotografo, stava scaricando l’attrezzatura per il servizio fotografico di un matrimonio, il comandante dei vigili non ci ha pensato su due volte: ha detto all’agente che era con lui nella macchina di servizio di prendere il taccuino e di scrivere il verbale e poi di posizionare la multa sul parabrezza del furgone. Sulla multa il giovane ha trovato la firma del vigile urbano e quella del comandante, il capitano Dell’Aquila, cioè suo padre.
Quasi non credeva ai suoi occhi anche perchè di quell’impegno lavorativo aveva anche parlato in famiglia il giorno precedente. Ma il fotografo, alla fine, non si è meravigliato più di tanto perchè anni prima gli era capitata più o meno la stessa cosa: aveva parcheggiato in modo non regolare l’auto in piazza, passarono i vigili e anche allora trovò la multa: nell’auto di servizio anche quella volta c’era il comandante Dell’Aquila, suo padre, che aveva ordinato all’agente che lo accompagnava di scendere dalla vettura e di multare proprio quella macchina, l’Alfa Romeo di suo figlio Sandro.